Beppe Grillo si scaglia contro L’Unità, in particolare se la prende con i fondi per l’editoria che ogni anno vengono rilasciati dallo Stato.
Per fare chiarezza su cosa stiamo parlando, vi consigliamo un ottimo articolo de Il Post in materia. Qui si legge che lo Stato ogni anno fornisce sia dei contributi diretti che dei contributi indiretti all’editoria. I primi riguardano giornali organi dei partiti politici, quelli delle cooperative di giornalisti, quelli delle minoranze linguistiche e quelli delle comunità italiane all’estero. Il secondo tipo di contributo si riferisce a quotidiani periodici che sono classificati nella categoria dei prodotti “stampabili”, che hanno il prezzo di vendita indicato in copertina. La dichiarazione di Grillo si riferisce chiaramente al primo gruppo.
A detta del leader del Movimento 5 Stelle, il giornale fondato da Gramsci ha ottenuto 3,709 milioni di contributi pubblici. L’ultima erogazione elargita risale al 2012 (quelle per il 2013 sono ancora in fase di formulazione): l’Unità ottenne 3.615.894,65 di euro. Beppe Grillo sembra quindi sbagliare, anche se non di troppo.
In realtà, al leader pentastellato sarebbe bastato aggiornare un po’ i suoi dati. I 3,709 milioni di cui parla risalgono infatti al 2011.
L’imprecisione non gli costa il massimo dei voti: guadagna un “Vero” al fact-checking di PagellaPolitica.