In vista delle elezioni europee, Pippo Civati del Partito Democratico sostiene che “l’Unione ha già messo a disposizione alcuni strumenti che i cittadini, soprattutto in Italia, utilizzano troppo poco, di consultazione e di dibattito pubblico per far sentire la propria voce in Europa”. Tra questi, Civati menziona l’iniziativa dei cittadini europei. Vediamo se ne conosce bene le caratteristiche.



Come spiega il sito del Parlamento Europeo, dal primo aprile 2012 i cittadini dell’Ue dispongono di uno strumento del tutto nuovo per partecipare alla politica dell’Unione. Istituita dal Trattato di Lisbona, l’iniziativa dei cittadini permette a un milione di cittadini di almeno un quarto degli Stati membri dell’Ue di chiedere alla Commissione Europea di proporre una normativa in uno dei settori di sua competenza. Gli organizzatori di un’iniziativa dei cittadini – riuniti in un comitato composto da almeno sette cittadini dell’Ue residenti in almeno sette Stati membri diversi – hanno un anno di tempo per raccogliere il sostegno necessario. Una volta presentata la proposta, la Commissione ha tre mesi per esaminare l’iniziativa e decidere come (e se) intervenire.



Al momento sono due le iniziative dei cittadini europei presentate alla Commissione: la prima riguarda l’acqua pubblica e la seconda propone un divieto di distruzione di embrioni per la ricerca. Per altre iniziative è finito il periodo di raccolta delle firme ma devono ancora essere presentate alla Commissione. C’è chi propone un limite massimo di 30 km orari nei centri residenziali, chi chiede la sospensione del pacchetto energia e clima dell’Ue e chi invoca uno stop alla vivisezione (siamo certi che questa Dudù la approverebbe).



Insomma, dice bene Civati: tutto “Vero”.