In occasione della presentazione di un’iniziativa contro il gioco d’azzardo, nell’ambito della campagna nazionale “mettiamoci in gioco”, Laura Boldrini ricorda un primato forse poco conosciuto, che mette l’Italia sul podio europeo del gioco d’azzardo.



Secondo lo studio “Azzardopoli 2.0” condotto dall’Associazione Libera (conosciuta per la sua lotta contro le mafie) e pubblicato nel dicembre 2012, il gioco d’azzardo è la terza “impresa” in Italia dopo Fiat e Eni. Il dato viene confermato dall’Agimeg, l’Agenzia Giornalistica per il Mercato del Gioco, che cita il rapporto annuale della Direzione Nazionale Antimafia per il 2013 (non abbiamo trovato la versione più recente del rapporto, aggiornato al 2013). Secondo il succitato rapporto, inoltre, i giochi mobilitano circa il 4% del Pil nazionale.



In Europa, invece, l’Italia occupa il primo posto (pag. 9) mentre a livello mondiale sarebbe il terzo Paese, come conferma un rapporto di Global Gaming and Gambling Consultants, citato dal New York Times e disponibile solo a pagamento.



“Azzardopoli 2.0” aggiunge che si spendono circa 1.450 euro pro capite (neonati inclusi) o 1.890 euro pro capite (solo maggiorenni), e Pavia è in testa alla classifica con 2.123 euro pro capite di spesa (pag. 12). Altro dato allarmante è che sarebbero 800 mila le persone dipendenti dal gioco d’azzardo, una malattia patologica riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1980 (pag. 8).



Per chi fosse interessato, invitiamo a leggere il rapporto di Libera per scoprire altri dati interessanti – e preoccupanti – sul settore. Nel frattempo diamo un “Vero” alla Boldrini.