La dichiarazione del premier Letta contiene incontestabilmente una parte di verità, ma si conclude con un’affermazione discutibile.


Proposte per un superamento dell’Imu facevano sicuramente parte del programma del Pdl per le elezioni politiche del 24-25 febbraio: alla voce “Riforma fiscale” compariva senza ambiguità l’impegno alla “eliminazione dell’Imu sulla prima casa”. Inoltre, alla sezione “Agricoltura” si invocava la “eliminazione dell’Imu sui terreni e i fabbricati funzionali ad attività agricole”.


Anche il programma di Scelta Civica (Agenda Crescita) trattava dettagliatamente la questione dell’Imu: “Per favorire i redditi più bassi, le famiglie e gli anziani, proponiamo di intervenire sull’Imu a partire dal 2013: aumentando la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro, raddoppiando le detrazioni per figli a carico da 50 a 100 euro per figlio, introducendo una detrazione di 100 euro per anziani soli e persone con disabilità, il tutto fino ad un massimo di 800 euro. Complessivamente la riduzione del gettito Imu sarà di circa 2.5 miliardi di euro”. 


L’analisi si complica se si guarda al programma del Partito Democratico, che domina la seconda parte della dichiarazione. Nel documento strategico “L’Italia giusta, programma” non si trova infatti alcun riferimento alla questione Imu. Tuttavia, altri testi pubblicati nel corso della campagna elettorale, come il manifesto “Con il tuo voto vince l’Italia giusta” o l’infografica “Imu: la proposta Pd favorisce i più deboli“, affrontavano inequivocabilmente la questione. La posizione del Pd prevedeva: “Basta Imu sulla prima casa fino a 500 euro di imposta. Esentato così circa l’ottanta per cento delle prime case. Negozi, capannoni e uffici di piccole imprese trattati come prime case. Stato e Comuni recuperano le entrate, gradualmente e progressivamente, sui grandi patrimoni immobiliari”.


Nel complesso, prima parte indubbiamente vera per Letta, ma la mancanza di riferimenti espliciti nel documento strategico – e come tale prioritario – non consentono di giustificare interamente la seconda affermazione, secondo cui “il Partito Democratico aveva il superamento dell’Imu in modo molto consistente come uno dei piani essenziali”. Diamo quindi un “C’eri quasi” al Presidente del Consiglio.