Ambrosoli, in questa dichiarazione, si riferisce allo stato del servizio ferroviario regionale lombardo. Secondo quanto si legge nella sezione Infrastrutture e Mobilità del sito della Regione Lombardia, ogni giorno feriale circolano 2096 treni su 37 direttrici, trasportando oltre 650.000 viaggiatori tra le 427 stazioni poste sulla rete FS e sulla rete FerrovieNord (precisiamo che tali dati si riferiscono all’anno 2009).



Ambrosoli cita correttamente quanto sottolineato da Raffaele Cattaneo, assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità. Nel verbale della seduta del 1 Agosto 2012 della V Commissione Consiliare Territorio, l’assessore afferma che è stato avviato “un percorso di rinnovamento del materiale rotabile che ci ha già fatto scendere da trentadue anni di età media a ventuno e che ci farà scendere ancora, con l’obiettivo di arrivare a quattordici entro la fine della legislatura” (pag. 12). Precisiamo, però, che non siamo riusciti a trovare statistiche ufficiali al riguardo. Tuttavia, anche gli annunci sul sito della Regione Lombardia e di Trenord confermano, non solo l’età dei treni, ma anche l’intenzione al suo abbassamento. Da un punto di vista più ufficiale non ci è stato purtroppo possibile consultare neanche il Contratto di Servizio con Trenitalia, relativo al periodo 2009-2014 (gli allegati presenti nel sito mancano, infatti, dei dati statistici).



Sulla seconda parte della dichiarazione di Ambrosoli, siamo andati invece a verificare la media dei ritardi delle tratte ferroviarie verso Milano; più difficile è confermare un rapporto causa-effetto tra l’età dei treni e la loro (non) puntualità, anche se il nesso logico ci pare condivisibile. Le stesse statistiche pubblicate sul sito di Trenord per gli anni passati mostrano un progressivo miglioramento nel numero di ritardi, che va di pari passo con il rinnovamento del parco treni. Nel 2012, secondo Trenord, il ritardo medio ponderato ammontava a 2’36”; la puntualità media mensile a 5 minuti per l’intera giornata, sempre nel 2012, era pari all’89,6%, mentre nella fascia di punta scendeva all’84,3%. La percentuale media di soppressioni al giorno (parziali e totali) è, invece, dello 0,70%, pari a 15,75 corse su 2.200 giornaliere. In generale, però, gli utenti restano insoddisfatti, tanto che Altroconsumo sta promuovendo una class action per ottenere maggiori rimborsi dati i ritardi e le soppressioni del mese di dicembre.



Pur riservandoci il diritto di modificare il giudizio in presenza di dati ufficiali, al momento Pagella Politica premia Ambrosoli con un “Vero”.