Il numero di detenuti in attesa di giudizio può essere considerato un indicatore della lentezza della macchina giudiziaria nell’emettere sentenze e stabilire pene. Per questo motivo spesso i politici utilizzano l’argomento della riduzione di tale numero per indicare un segnale di efficientamento del sistema.
Quanti detenuti in attesa di giudizio?
Ad inizio 2014, secondo quanto riportato dal Ministero della Giustizia, erano 11.173 i detenuti in attesa di primo giudizio, a cui però vanno sommati i condannati non definitivi, che erano ad inizio anno 11.651. Tra questi ultimi, oltre la metà sono in attesa di una sentenza di appello (appellanti), mentre circa 4.000 sono in attesa di una decisione della Cassazione (ricorrenti). Facendo una semplice somma, sono 22.824 i detenuti in attesa di un giudizio definitivo. Renzi cita quindi solo una parte del dato, che però non copre tutto il quadro delle persone che sono in attesa di avere un giudizio definitivo.
Gli ultimi dati del 30 novembre, ci mostrano come il numero di detenuti in attesa di primo giudizio siano diminuiti di circa un migliaio di unità (10.052), mentre i condannati non definitivi si sono ridotti a 8.696. In totale 18.749 soggetti sono in carcere in attesa di una sentenza definitiva.
Quindi?
Il trend è in decrescita, come sottolineato dal Premier, che probabilmente con la sua dichiarazione intendeva indicare per ‘detenuti in attesa di giudizio’ solo i condannati non definitivi (appellanti, ricorrenti o altro) e non anche i detenuti che devono appena ricevere un primo giudizio. Il dato è corretto (i condannati non definitivi sono in effetti passati da 11 mila a 8 mila circa) anche se parziale (sarebbe corretto includere sia i detenuti in attesa di primo giudizio che i condannati non definitivi). “C’eri quasi”!