Il problema delle carceri è uno dei tanti temi che, legislazione dopo legislazione, continuano a caratterizzare il dibattito politico. Il presidente del Senato Pietro Grasso, dalla sua esperienza diretta nel campo della giustizia, sposta l’attenzione pubblica sul tema del sovraffollamento delle case di pena.
Per verificare l’analisi ci affidiamo ad Antigone, associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale” che a fine 2012 ha redatto il rapporto “IX Rapporto sulle condizione di detenzione in Italia”. A pagina 1 si legge che, al 31 ottobre 2012, l’Italia contava 66.685 detenuti. Nello stesso rapporto, a pagina 3, si fa il punto sullo spazio effettivo disponibile in Italia. A fine 2012, il nostro Paese contava 206 istituti penitenziari, per un totale di 46.795 posti. Poichè la matematica non è un’opinione, sono poco meno di 20 mila i detenuti che non riescono a trovare posto nelle carceri italiane.
Dati meno aggiornati ma pur sempre autorevoli, sono quelli dell’Istat che, con Il rapporto “I detenuti nelle carceri italiane” – che si ferma al 2011 – conferma il gap di quasi ventimila unità, contando 66.897 detenuti e 45.700 posti negli istuti penitenziari italiani.
Lavoro facile per Pagella Politica, e un “Vero” per il presidente Grasso.