Il candidato sindaco di Roma del Movimento 5 stelle parla di quanto sia ingombrante l’apparato amministrativo comunale, citando la presenza di 81 società legate al Comune. Vediamo se il conto è corretto.
Come riportato sul sito del Comune, l’amministrazione svolge molte delle sue funzioni istituzionali tramite i propri organi interni, avvalendosi tuttavia di organismi, aziende e fondazioni che permettono una maggiore flessibilità e specializzazione.
Per verificare il numero citato da De Vito partiamo dalle agenzie e aziende di Roma Capitale, in cui, cioè, il Comune ha una partecipazione diretta. Secondo la legge n. 111 del 2011, le società e gli enti direttamente partecipati da Roma Capitale risultano essere 21. Nella tabella qui sotto sono riportate le 9 società controllate, a cui si aggiungono 7 società con una partecipazione minoritaria, e altri 5 enti. Da questo elenco sono escluse società o altri enti partecipati in corso di liquidazione, tra cui Roma Patrimonio S.r.l., Agenzia Regionale per la Promozione Turistica di Roma e del Lazio S.p.A. e Centrale del Latte.
Siamo ben lontani dalle 81 società citate da De Vito. E’ possibile che, oltre alle società partecipate direttamente, il candidato sindaco intendesse includere anche le società partecipate indirettamente? Vediamo.
Sempre dallo stesso documento, risultano essere:
– 12 le società partecipate indirettamente dal Comune tramite Atac S.p.A., 20 quelle tramite Ama S.p.A.,
– 3 tramite Risorse R.p.R S.p.A.,
– 1 tramite Le Assicurazioni di Roma,
– 91 tramite ACEA S.p.A., 1 tramite la Car S.c.p.A,
– 1 tramite la Investimenti S.p.A,
– 5 tramite la Eur S.p.a., e 6 tramite la Aeroporti di Roma S.p.a.
In totale, quindi, le partecipazioni indirette sono 140, di cui 15 in liquidazione. Il numero in questo caso è più nell’ordine di grandezza citato (125), anche se piuttosto lontano da 81.
Il numero di De Vito è riportato invece in questo articolo del Sole24Ore del 2008, che però era riferito al numero di partecipate nel periodo finale dell’amministrazione Veltroni. Sempre secondo questo articolo, era intenzione di Alemanno ridurre il numero di questi organismi.
Di fatto, molti di questi enti sono organismi in cui il Comune ha partecipazioni minori e indirette, e il numero cui fa riferimento De Vito è datato. Per questo motivo gli assegniamo un “Nì”!