Immaginiamo che Bersani stia facendo riferimento ad una indagine EuroTEST condotta dall’Automobile Club d’Italia, l’ultima versione della quale risale al 2012. La ricerca, che ha interessato 65 stazioni autostradali in 13 Paesi europei, ha coinvolto esperti che si sono cimentati nella valutazione degli autogrill in due round diversi.


Le aree italiane considerate sono state 7: Fine Est, Tortoreto Est, Trigno Ovest, Chienti Ovest, Secchia Est, Aglio Est, Giovi Est. La scala di valutazione andava da — (scarsa), – (insoddisfacente), 0 (sufficiente), + (buono) e ++ (ottimo). In generale solo due stazioni hanno ricevuto una buona valutazione complessiva (+), mentre le restanti si sono limitate alla sufficienza. In particolare, le maggiori problematiche rilevate sono legate alla questione della sicurezza e della gestione del traffico (mancanza di marciapiedi, entrate/uscite pericolose), ma non solo. Tra gli altri parametri considerati, si è fatto riferimento anche all’adeguatezza dei servizi sanitari, all’accoglienza delle famiglie e alla presenza di barriere archittettoniche per i disabili.


Tuttavia, se da una parte la performance degli autogrill italiani, come dice Bersani, non è stata brillante, dall’altra le cause non sono quelle additate dal candidato del centrosinistra. L’igiene, infatti, si configura come punto di forza delle aree di servizio italiane: 6 su 7 strutture hanno ricevuto la valutazione più alta (++), mentre solo una è stata clamorosamente bocciata (–). Inoltre, anche in un’ottica comparativa, l’Italia non risulta essere  peggiore di altri Paesi rispetto alla pulizia. Per esempio, su 8 stazioni francesi, 4 hanno avuto una buona performance (+), una sola ha avuto il massimo dei voti (++), due hanno avuto la sufficienza (0) e una stazione ha ricevuto una bocciatura (–). Certo, possiamo dare il beneficio del dubbio a Bersani – il quale forse intendeva riferirsi allo stato dei servizi sanitari, inteso però non come livello di pulizia ma come presenza di servizi igienici adeguati, ad esempio per i disabili. In questa categoria, 4 autogrill sono stati promossi con un “buono” (+), due sono risultati sufficienti (0) e uno insufficiente (-). Anche in questo campo, però, l’Italia non è tra i peggiori Stati: sempre confrontandoci con i cugini d’Oltralpe, solo 3 stazioni francesi hanno ricevuto un buon giudizio (+), due si sono fermate alla sufficienza (0) e 3 insufficienti (di cui due gravemente).


Non cosi’ eccezionale sembra invece essere il catering delle stazioni di servizio italiane. Su 7 stazioni esaminate, solo una ha ricevuto una valutazione ottima (++), mentre 4 si sono accapparate il giudizio “buono” (+) e due non sono andate oltre la sufficienza. Secondo tale parametro, il cibo dei cugini francesi pare batterci: essi, effettivamente, hanno meritato 7 buone valutazioni (+) e una ottima (++). In generale, quindi, i camogli italiani non sono i migliori in Europa; di contro il livello di pulizia non è cosi catastrofico come preannunciato.


I dati del 2012 contraddicono quanto detto da Bersani, il quale forse fa riferimento allo stesso rapporto ma nella versione del 2011 (quindi 2 anni fa). Secondo quel report, le stazioni italiane presentavano un forte problema di igiene: su 9 stazioni, solo 3 superavano la sufficienza (due con uno “0” e una con un +). C’è da dire, tuttavia, che nello rapporto del 2011 anche gli altri Paesi europei registravano risultati piu’ scarsi rispetto al 2012 (sempre in tema di pulizia). Relativamente alla Francia, su 8 stazioni, solo 2 sono risultate sufficienti (0) mentre le altre sono state bocciate (2 “–” e 4 “-“): un risultato sicuramente peggiore di quello italiano. Il report del 2011 non valuta la categoria “catering” per cui non c’è modo di sapere se i panini erano nel 2011 un punto di vantaggio competitivo per l’Italia.


A Bersani risparmiamo la panzana perchè, da una parte il report a cui fa riferimento potrebbe essere un altro (se qualche lettore ne fosse a conoscenza ce lo segnali) e dall’altra, fino a 2 anni fa, la situazione dei servizi igienici risultava non buona (anche se non la peggiore in Europa). Per questo diamo una valutazione di (-) da “Pinocchio andante”!