Prima di procedere al consueto lavoro di analisi di Pagella Politica, informiamo i lettori che la dichiarazione di Grillo sul reddito di cittadinanza è datata il giorno prima che il Movimento Cinque Stelle depositasse una proposta di legge in Senato dal titolo “Istituzione del reddito di cittadinanza” (il testo è reperibile anche in questo articolo dell’Huffington Post).
Il factchecking delle parole del leader pentastellato si focalizzerà su tre sue affermazioni: innanzitutto, è bene andare a controllare se la Svizzera stia effettivamente “facendo” un reddito di cittadinanza per tutti; in secondo luogo, se gli svizzeri siano veramente il popolo più ricco del mondo; infine, se la somma proposta corrisponda effettivamente a 2.500 franchi svizzeri (ricordiamo che 2.500 CHF equivalgono circa a 2.030 euro).
Diciamo subito che un comitato svizzero ha lanciato una raccolta firme – conclusa il 4 ottobre con il deposito delle suddette – per una modifica della Costituzione federale del 18 aprile 1999. Il nome del progetto di modifica è “Iniziativa popolare federale ‘Per un reddito di base incondizionato’”, come si può vedere sul sito del governo svizzero. Il nuovo articolo 110(a) prevederebbe, quindi, l’istituzione di un “reddito di base incondizionato” che dovrà “consentire a tutta la popolazione di condurre un’esistenza dignitosa e di partecipare alla vita pubblica”. Dunque, è vero che in Svizzera si sta discutendo sull’introduzione del reddito di base (o reddito di cittadinanza), tuttavia siamo lontani dal poter sostenere che il reddito di cittadinanza si stia “facendo in questo momento”, come sostiene Grillo. La proposta di legge di iniziativa popolare – che verrà sottoposta a referendum federale se non verranno riscontrate irregolarità nelle firme – seguirà infatti un iter piuttosto lungo prima di approdare al voto degli elettori. Il momento più importante sarà la tappa in parlamento, dove verrà esaminata (ma non potrà essere modificata): qui, nel caso venisse ritenuta inopportuna, le verrà opposto un cosiddetto “controprogetto”, come spiega l’articolo 139 della Costituzione federale svizzera.
Venendo alla seconda parte della dichiarazione, verifichiamo se gli svizzeri siano davvero il “popolo più ricco del mondo”. A tal proposito utilizziamo gli aggiornamenti sul Pil pro capite: in base ai dati 2011 della Banca Mondiale, la Svizzera è il sesto Paese al mondo per ricchezza pro capite.
Infine, per quanto concerne il valore di 2.500 CHF, il testo ufficiale di modifica della Costituzione federale non riporta alcun riferimento a questa cifra mentre specifica che “la legge disciplina in particolare il finanziamento e l’importo del reddito di base”. Quindi da dove ha preso Grillo questo dato? Probabilmente dal sito trilingue del comitato promotore dell’iniziativa, su cui si legge chiaramente il riferimento a 2.500 franchi svizzeri. Questo significa che si tratta di una stima operata dal comitato stesso, sottoposta a modifiche: ragion per cui non può rappresentare un importo certo ad oggi. In questo caso, certamente non vi è un errore sul contenuto, quanto una semplificazione eccessiva da parte di Grillo.
Complessivamente Grillo si guadagna un “Nì”!
(Si ringrazia Dario Sabbioni per questa analisi)