Silvio Berlusconi sostiene che da vent’anni la raccolta differenziata a Napoli sia ferma al 14%. E’ davvero cosi’?
Non troviamo conferma dell’obiettivo del 50% di differenziata a Napoli che il leader di Forza Italia presumibilmente aveva indicato vent’anni fa, in occasione della discesa in campo. Tuttavia, se ci limitiamo ad analizzare la percentuale di raccolta differenziata a Napoli vediamo che non c’è alcun riscontro nei numeri.
I dati Istat sulla raccolta differenziata purtroppo si fermano al 2000, ma in ogni caso ci consentono di vedere che la situazione non è immobile come la descrive Berlusconi.
Come mostra il grafico sulla destra, nel 2000 a Napoli la differenziata era all’8,7%, rispetto a una media nazionale del 14,2%. Il dato ha subìto lievi oscillazioni fino al 2006, prima di cominciare un percorso di crescita pressoché costante che ha portato il capoluogo campano ad una percentuale di differenziata del 21,8% nel 2012. L’ultimo rapporto Comuni Ricicloni Campania 2013 conferma una differenziata del 21% a Napoli.
Andando a scavare negli anni passati, troviamo il resoconto di una missione in Campania del settembre 1997 della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Nel resoconto si possono leggere le dichiarazioni dell’allora sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, il quale affermava: “tra i dati aggiornati rispetto alla precedente missione della commissione d’inchiesta, segnalo infine l’avvio della raccolta differenziata”. Se nel settembre del 1997 si segnalava l’avvio della raccolta differenziata, ci sembra improbabile che nel 1994 – quando inizia la “crisi dei rifiuti” – si attestasse già al 14%.
E’ innegabile che la città fatichi a seguire il percorso di sviluppo del resto del Paese, che nell’ultimo decennio ha visto un progresso continuo fino a raggiungere il 35% di differenziata. Tuttavia, l’assunto principale della dichiarazione di Berlusconi – a Napoli la differenziata è ferma da vent’anni – è smentito dai dati: la città ha più che raddoppiato la propria percentuale di raccolta differenziata in dodici anni: una meritata “Panzana pazzesca” per il leader di Forza Italia.