Brogli alle ultime politiche? Questa è l’opinione di Silvio Berlusconi che in un recente intervento lancia un velo di sospetto sulle elezioni 2013 che lo hanno visto perdente. A detta dell’ex Premier, infatti, il sottile vantaggio della coalizione guidata al tempo da Bersani è leggermente sospetto. Per quanto ci riguarda ci limiteremo a controllare i numeri, lasciando alla dietrologia il tempo che trova.
Come sono andate le cose?
Navigando sul portale del Ministero dell’Interno dedicato ai risultati elettorali, andiamo a pescare quanto è successo alle scorse politiche. Prendendo il dato alla Camera osserviamo come la coalizione uscita “vincitrice” (sappiamo tutti come sono andate le consultazioni di Bersani) abbia ottenuto ben 10.049.393 voti, pari al 29,55% dei votanti. Per quanto riguarda la coalizione di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi, parliamo di 9.923.600 voti, pari al 29,18%. Terza candidato, ma primo partito alla Camera, è stato il Movimento 5 Stelle di Grillo, con 8.691.406 voti equivalente al 25,56%.
Simile discorso al Senato: centrosinistra ha contato 9.685.437 voti (31,63%), centrodestra 9.405.652 voti (30,72%) e il Movimento 5 Stelle 7.286.550 voti, pari al 23,80% dei votanti
Per il rotto della cuffia, o quasi
A questo punto sembra evidente che Berlusconi stia parlando dei dati alla Camera dei deputati. Il distacco, andando molto vicino a quanto detto dal leader di Forza Italia, è stato esattamente di 125.793 voti, con un differenziale di 0,37 punti percentuali. Ovviamente il dato è molto parziale: se si allarga lo sguardo al Senato infatti il differenziale assoluto è di 180.785 voti e quello percentuale dello 0,91.
Il verdetto
Nonostante la leggera imprecisione, le parole di Berlusconi trovano riscontro nei dati alla Camera: “Vero” al fact-checking di Pagella Politica.