Incalzato dalle accuse di mantenere un settore pubblico elefantiaco, il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, osserva che in realtà è la Lombardia ad avere più dipendenti pubblici tra le regioni italiane. E di fronte allo scetticismo invita alla verifica del dato. Detto, fatto. Crocetta non ne esce benissimo.



Regioni a confronto



Perché è vero: la Lombardia effettivamente è la regione con più dipendenti pubblici. L’Annuario statistico 2014 della Ragioneria Generale dello Stato ne conta 406.008 nel 2012 (peraltro in calo di circa 6.800 unità rispetto al 2010). La Sicilia, di contro, ne ha 285.856 (+4.600 in due anni). Giova ricordare, tuttavia, che non si parla dei soli dipendenti dell’amministrazione regionale, ma del totale dei dipendenti pubblici nella regione, che include dunque il personale delle scuole, degli ospedali, delle forze dell’ordine e così via. Non sorprende dunque che la Lombardia ne abbia il numero più elevato: con 9,7 milioni di abitanti, è anche – e di gran lunga – la regione più popolosa d’Italia.



Il confronto più appropriato è quello tra la popolazione e il numero di dipendenti. E come mostra il grafico in basso la Lombardia da peggiore della classe – almeno così lascia intendere Crocetta – diventa la regione più virtuosa d’Italia, con un dipendente pubblico ogni 24 abitanti. All’estremo opposto la Val d’Aosta, dove potete trovare un dipendente pubblico ogni 10 abitanti. In questa classifica la Sicilia non se la cava male, piazzandosi esattamente al centro, con circa 17 abitanti per dipendente pubblico.






Insomma, è vero, come sostiene Crocetta che la Lombardia è la realtà regionale con più dipendenti pubblici. Ma allo stesso tempo, è anche la regione con meno dipendenti pubblici se rapportati alla popolazione. La dichiarazione è quindi completamente fuorviante e la puniamo con un “Nì”.