Tra le polemiche dovute al richiamo anticipato della Camera il 20 agosto (invece del 6 settembre, giorno di riapertura ufficiale della Camera), Laura Boldrini ricorda ai parlamentari più infastiditi dalle vacanze abbreviate che le commissioni e l’Aula possono essere convocate in qualsiasi momento. Secondo il Regolamento della Camera, infatti, “La Camera può essere convocata in via straordinaria per iniziativa del suo presidente o del Presidente della Repubblica o di un terzo dei suoi componenti” (articolo 29 del Regolamento della Camera). Lo conferma anche l’articolo 62 della Costituzione, che sostiene: “Le Camere si riuniscono di diritto il primo giorno non festivo di febbraio e di ottobre. Ciascuna Camera può essere convocata in via straordinaria per iniziativa del suo presidente o del Presidente della Repubblica o di un terzo dei suoi componenti. Quando si riunisce in via straordinaria una Camera, è convocata di diritto anche l’altra”.



La presidente della Camera, sempre per rispondere alle polemiche riguardanti la riapertura anticipata delle attività parlamentari, ribadisce che secondo l’articolo 77 della Costituzione, dopo 5 giorni dall’emissione di un decreto, il decreto stesso deve essere presentato in parlamento per iniziare la procedura che lo porterà alla conversione in legge. Il decreto anti-femminicidio, emesso dal governo il 16 agosto, doveva dunque essere necessariamente presentato al parlamento entro il 21 e assegnato alle commissioni di competenza (in questo caso Giustizia e Affari Costituzionali).



Per quanto riguarda la convocazione delle commissioni nello specifico, secondo l’articolo 25 comma 6 del Regolamento della Camera, ” Il Presidente della Camera può inoltre, quando lo ritenga necessario, convocare una o più commissioni, fissandone l’ordine del giorno. Di tali iniziative dà notizia all’Assemblea”.



La Boldrini mette a tacere le polemiche e si merita un “Vero”.