Il 9 ottobre 2020 il consigliere della Regione Lazio Davide Barillari – espulso ad aprile scorso dal Movimento 5 stelle – ha scritto su Twitter che, secondo la Nasa, la probabilità di essere colpiti da un meteorite è dello 0,046 per cento, contro la mortalità dello 0,026 per cento per la Covid-19, «calcolata sull’intera popolazione».
Questi dati, per Barillari, sarebbero la dimostrazione che è più facile morire centrati da un meteorite, piuttosto che dopo aver preso la malattia causata dal nuovo coronavirus.
È davvero così? Proprio per niente: l’ex esponente del M5s ha scritto una “Panzana pazzesca” (i nostri colleghi di Facta hanno ricostruito da dove è nata la pseudo notizia condivisa da Barillari). Vediamo nel dettaglio perché.
Che probabilità c’è di essere colpito da un meteorite
Premettiamo subito che è difficile calcolare con accuratezza la probabilità di essere uccisi da un meteorite, ma in ogni caso, sulla base delle stime disponibili, il numero citato da Barillari comunque non torna.
Secondo un calcolo dell’astronomo Alan Harris, riportato qualche anno fa, la probabilità di essere uccisi da un meteorite è circa una su 700.000 nel corso della vita, che corrisponde allo 0,000143 per cento, un dato circa 322 volte inferiore a quanto scritto da Barillari.
Una stima più recente è stata pubblicata nel 2018 da Donovan L. Mathias, ricercatore in un progetto dell’Ames Research Center della Nasa dedicato proprio alla valutazione dei rischi connessi agli asteroidi. Mathias riporta un rischio totale pari a 2.500 decessi all’anno in tutto il mondo (una cifra pari a circa lo 0,00003 per cento degli oltre 7,5 miliardi di abitanti della Terra).
Le stime di una possibilità su 700.000 nel corso della vita, o un rischio di 2.500 decessi all’anno, sembrano cifre piccole, ma in realtà sono paradossalmente alte. Oggi infatti si conosce un unico caso sicuro di persona danneggiata direttamente (non uccisa) dalla caduta di un meteorite. Il 30 novembre 1954 Ann Hodges fu colpita da un meteorite di 5,54 kg che cadde sulla sua casa di Sylacauga, in Alabama (Stati Uniti). Il meteorite rimbalzò su una radio e la colpì su un fianco mentre dormiva sul divano, lasciandole un grosso livido. Un caso di sospetta morte da meteorite in India, riportato nel 2016, è stato in seguito smentito.
Il 22 aprile 2020 è stata invece scoperta, negli archivi del Direttorato Generale di Stato della Turchia, una testimonianza compatibile con una morte da meteorite, che sarebbe avvenuta in Iraq – allora parte dell’Impero ottomano – il 22 agosto 1888. Nel 2013 il bolide esploso sopra la città di Chelyabinsk in Siberia ha invece danneggiato indirettamente 1.200 persone, di cui però solo 112 sono state ricoverate (due in terapia intensiva), ma non ha ucciso nessuno.
Questo farebbe pensare a una probabilità individuale dell’ordine di un caso di morte su diversi miliardi, non uno su 700.000. Il dato di una possibilità su 700.000 deriva però dalla possibilità che ci colpisca non un singolo meteorite sulla testa, ma dalla possibilità di rari eventi che distruggano enormi zone del pianeta, se non addirittura estinguendo tutta l’umanità (non diversamente dall’impatto catastrofico che estinse, tra gli altri, i dinosauri 66 milioni di anni fa).
Tali eventi avrebbero ovviamente una mortalità estremamente alta, ma anche un’incidenza corrispondente assai remota (un impatto come quello che estinse i dinosauri è previsto una volta ogni diverse centinaia di milioni di anni). La cifra di una probabilità su 700.000 è quindi una media “spalmata”, che corrisponde a un singolo evento apocalittico che accade ogni qualche milione di anni. Il rischio quotidiano di venire danneggiati da un meteorite è, nei fatti, praticamente nullo.
Vediamo adesso le statistiche sul nuovo coronavirus, e perché dobbiamo preoccuparci molto più di lui che dei meteoriti.
I numeri della Covid-19
Al 9 ottobre 2020 la Covid-19 ha ucciso ufficialmente in Italia 36.083 persone, ossia lo 0,06 per cento della popolazione – una persona su 1.673, un numero più che doppio di quello riportato da Barillari.
In tutto il mondo i morti conteggiati di Covid-19 hanno superato il milione – circa lo 0,013 per cento della popolazione mondiale, una cifra decisamente superiore dei 2.500 visti prima in relazione agli asteroidi.
Inoltre la cifra dei morti per nuovo coronavirus, sia per l’Italia sia a livello mondiale, è quasi certamente sottostimata, in quanto – specie all’inizio della prima ondata – non tutti i morti per Covid-19 sono stati conteggiati e una stima realistica si può ottenere solo considerando l’eccesso statistico di mortalità.
Ricapitolando: Barillari sovrastima parecchio il rischio di morire per l’impatto di un meteorite, e sottostima il rischio di morte da Covid-19.
Bisogna ricordare inoltre che la pandemia da Covid-19 – che è una malattia infettiva – è ancora in corso e non accenna a fermarsi; il rischio quindi è in aumento. Non sappiamo poi ancora con precisione il tasso di letalità medio del virus Sars-CoV-2 (il numero dei morti in rapporto agli infetti), che peraltro dipende da numerosi fattori, ma negli Stati Uniti le stime più recenti sono intorno allo 0,65 per cento.
Il verdetto
Secondo il consigliere della Regione Lazio Davide Barillari (ex M5s), è più facile morire per colpa di un meteorite (una probabilità dello 0,46 per cento) che per la Covid-19 (una probabilità dello 0,026 per cento). Ma questo non è assolutamente vero.
Calcolare con accuratezza la probabilità di essere uccisi da un meteorite è molto difficile, ma esistono comunque delle stime, secondo cui il rischio quotidiano di venire danneggiati da un oggetto piovuto dal cielo è, nei fatti, praticamente nullo. I casi di morti sospette negli ultimi decenni, direttamente legate all’impatto di un meteorite, si contano infatti sulle dita di una mano.
Discorso diverso vale per la malattia infettiva Covid-19, la cui pandemia non accenna a fermarsi. In Italia, a causa del nuovo coronavirus è morto circa lo 0,06 per cento della popolazione, mentre questa percentuale scende allo 0,013 per cento se si considera tutti gli abitanti della Terra.
Stiamo comunque parlando di stime approssimative: da un lato, le morti legate alla Covid-19 sono ad oggi sottostimate in tutto il mondo; dall’altro lato, non si sa ancora con certezza quante persone muoiono dopo essere state infettate.
Barillari, in conclusione, si merita una “Panzana pazzesca”.
«Le agenzie di rating per la prima volta, due agenzie di rating, per la prima volta hanno rivisto in positivo le stime sull’Italia. Dal 1989 questa cosa è accaduta tre volte in Italia»
30 ottobre 2024
Fonte:
Porta a Porta – Rai 1