Dopo Beppe Grillo anche Laura Boldrini riprende il tema dell’enorme concentrazione di ricchezza nelle mani di una piccola percentuale della popolazione. Dato il periodo, forse entrambi si sono portati da leggere sotto l’ombrellone il controverso bestseller economico “Il Capitale nel XXI Secolo” di Thomas Piketty, che proprio di questi temi tratta. Ma vediamo se i numeri della presidente della Camera quadrano.






I dati di Boldrini sembrano tratti, come quelli di Grillo, dal “Global Wealth Report 2013”, pubblicato da Credit Suisse nell’ottobre dell’anno scorso. A pagina 11 si legge (nostra traduzione) “Le nostre stime indicano che la metà inferiore della popolazione possiede a malapena l’1% della ricchezza mondiale mentre […] l’1% più ricco pesa per il 46% sul totale”.



Boldrini arrotonda leggermente il primo dato ma ha sostanzialmente ragione, almeno secondo i dati Credit Suisse: “Vero”.






P.S.: per altri rapporti e dati sulla ricchezza mondiale si veda il database sui redditi più alti della Paris School of Economics (dello stesso Piketty), il Wealth Report 2014 stilato da Knight Frank (società di consulenza immobiliare) e il rapporto della BCG sulla ricchezza finanziaria dei privati.