Nella gara a chi è più democratico, Bersani cerca di colpire Grillo a suon di voti.


Secondo quanto riportato da Termometro Politico, i voti totali registrati dalle primarie sono stati oltre 2 milioni (precisamente 2.111.974). In base al regolamento, ogni persona poteva esprimere un massimo di due preferenze. Il numero di cittadini che si sono recati alle urne deve essere almeno pari a 1.055.987, nell’ipotesi in cui tutti gli elettori abbiano votato due parlamentari. Molti giornali, tra cui ad esempio La Repubblica, oltre al Centro studi elettorali (Cise) hanno riportato il dato di 1,2 milioni di partecipanti. Anche se non sembrano esserci fonti ufficiali, quanto detto da Bersani è dunque assolutamente realistico alla luce delle considerazioni fatte e di quanto riportato dai giornali.


Per quanto riguarda il M5S, il segretario Pd regala qualche voto. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Grillo sul suo blog, hanno invece partecipato alle votazioni per le liste M5S 20.252 cittadini (su un totale di 31.612 persone aventi diritto), 3 mila in meno di quanto dichiarato da Bersani.


Riguardo all’ultima parte della dichiarazione, cerchiamo di capire come ciascun partito ha selezionato i parlamentari.


Il Pd ha deciso di riservare una quota di candidati pari al 10% (circa 50 nomi) al partito, mentre il restante 90% è stato scelto attraverso il voto del 29 e 30 dicembre. In realtà alcuni giornali hanno in seguito affermato che il numero di candidati nel listino chiuso controllato dal Segretario sarebbe stato maggiore del 10%, addirittura intorno ai 120 parlamentari. I candidati usciti dalle parlamentarie sarebbero in realtà 782 su 918 posti in lista (una proporzione quindi decsamente alta). Però, secondo il Centro Italiano Studi Elettorali (Cise), diretto da Sergio d’Alimonte, i parlamentari scelti dalle primarie in posizioni “eleggibili” sarebbero tra i 262 e i 302 (su un totale di circa 400 seggi conquistabili dal PD alle prossime elezioni). In ogni caso, una quota decisamente maggioritaria, tra il 66% e il 75%, dei prossimi parlamentari Pd saranno stati scelti dalle primarie. 


Per quanto riguarda le parlamentarie svolte dal M5S – di cui potete leggere a questo link – non risulta ci siano state nomine da parte di Grillo. I nomi dei vincitori tra i 1400 candidati sono visibili qui e sul sito del Movimento. Indubbiamente i parlamentari grillini sono stati eletti con numeri esigui rispetto al Pd, e per questo il M5S e’ stato oggetto di critiche. D’altra parte non è però neppure corretto dire che i candidati sono stati nominati. E’ anzi il Pd che ne ha nominati una buona fetta.


Vero, invece, che le liste all’interno per il Pdl sono stilate dal partito stesso, visto che non ci sono state primarie.


Bersani dunque perde terreno nell’attacco al politico genovese, e nonostante i numeri corretti si aggiudica un “Ni”!