Nel pieno della manifestazione del M5S, Alessandro Di Battista condivide le sue osservazioni sulle strategie e strutture alternative all’attuale sistema geopolitico a trazione americana/occidentale. Quale che possa essere la validità della sua valutazione politica, siamo andati a vedere se è vero che russi e cinesi stanno costruendo “un canale alternativo” a quello di Panama nel lago di Nicaragua.



Il canale in Nicaragua

A luglio di quest’anno una commissione composta da ufficiali governativi, imprenditori ed accademici ha approvato il percorso del Canale di Nicaragua, che dovrebbe passare per il lago di Nicaragua (vedi mappa) ed estendersi per 278 chilometri. I lavori dovrebbero iniziare quest’anno stesso e finire nel 2019. Il progetto è un pallino dell’attuale Presidente Daniel Ortega e le stime del governo indicano che il Canale avrebbe effetti economici molto positivi, prevedendo un aumento del 30% del Pil da qui al 2018.






Fonte: Alyson Hurt/NPR



Il misterioso imprenditore cinese

Cosa c’entrano i cinesi? Tutto parte da un eccentrico quanto misterioso imprenditore cinese, Wang Jing. La sua azienda, l’HKND Group basata a Hong Kong, ha infatti ricevuto dal governo la delega per costruire il Canale, assieme ad una concessione di 50 anni. Il governo otterrà in cambio una parte dei profitti. Ma il collegamento con la Cina non finisce qui. Secondo Richard Feinberg, Senior Fellow del Latin America Initiative presso la Brookings Institution, i finanziamenti per questo mega progetto da 40-50 miliardi di dollari potrebbero provenire in buona parte da banche pubbliche cinesi. Questi finanziamenti, secondo Feinberg, potrebbero essere legati esplicitamente alla richiesta di usare equipaggiamento e lavoratori cinesi.

Va specificato che il governo del Nicaragua, essendo lo stato sudamericano tra i Paesi che riconoscono Taiwan, non ha rapporti diplomatici ufficiali con la Cina. Il ministero degli esteri cinesi ha infatti negato ogni coinvolgimento, insistendo che l’accordo è frutto di “atto indipendente di un’azienda privata”, così come l’HKND ha affermato che non accetterà finanziamenti da governi, incluso quello cinese. Detto ciò, bisogna specificare che fonti vicine al governo del Nicaragua hanno affermato che è stato il governo cinese a combinare l’incontro tra il Presidente Ortega a Wang Jing.



E i russi?

Leggermente meno romanzesca la partecipazione russa alla costruzione del Canale. A maggio di quest’anno il viceministro degli Affari esteri russo Ryabkov ha confermato che la Russia stava studiando in che modo poteva partecipare al progetto. La visita in Nicaragua di Lavrov prima e Putin poi non hanno fatto altro che alimentare le teorie a riguardo. Secondo il NATO Council of Canada, Putin avrebbe promesso navi russe per vigilare sulla sicurezza del progetto per proteggerlo da non meglio identificati “provocatori”.



Dubbi e perplessità

La partecipazione più o meno attiva dei due giganti non elimina i numerosi dubbi sulla fattibilità e l’opportunità economica del nuovo Canale. Questi sono in parte collegati al personaggio di Wang Jing, il cui passato imprenditoriale non sembra indicare l’esperienza necessaria per gestire un progetto di queste titaniche proporzioni.

Preoccupazioni di tipo ambientale sono state sollevate sulla rivista
Nature (si veda anche questi articoli di National Geographic e Wired a riguardo). Il canale potrebbe causare molti danni al lago Nicaragua, il più grande bacino di acqua potabile nella regione, che verrebbe percorso dal traffico navale. A rischio anche il Mar dei Caraibi che, collegato al Pacifico attraverso il Canale, potrebbe vedere l’arrivo di predatori ‘alieni’ sulle sue acque, tra cui una specie di serpenti velenosi.

Ci sono
dubbi inoltre sull’effettiva domanda che ci sarà per questo Canale e i costi della sua manutenzione; lo studio di fattibilità commissionato alla McKinsey deve essere ancora pubblicato.

Infine, ma non da ultimo, il Canale ha sollevato proteste delle opposizioni in Nicaragua che denunciano una svendita di sovranità da parte del governo Ortega, attaccando come troppo generosi i termini della concessione a HKND.



Il verdetto

Di Battista ha ragione nel dire che si sta costruendo un canale alternativo a quello di Panama in Nicaragua. E’ inoltre vero che si riscontra il coinvolgimento della Russia e della Cina, anche se non è chiaro di che tipo sarà e non troviamo al momento accordi a livello governativo. “C’eri quasi”.