Cittadinanza & immigrazione: un binomio sempre più centrale nella discussione della politica italiana. Il tutto, recentemente riacceso dalla nomina del ministro senza portafoglio Cecile Kyenge. Il medico oculista sta facendo dell’implementazione dello ius soli in Italia uno dei suoi cavalli di battaglia, infiammando le consuete polemiche della Lega sul tema.



Beppe Grillo non manca di buttarsi nella mischia mediatica, con la quotidiana puntualizzazione sul suo blog circa i temi del giorno. L’Istituto Europeo di Firenze, ente di studio e di ricerca finanziato dall’Unione Europea, fa chiarezza sulla situazione. Uno studio intitolato “Ius Soli Citizenship“, analizza il tema a 360 gradi, e conferma pienamente quanto detto dal leader del Movimento 5 Stelle.



A pagina 2 si legge che lo ius soli puro non esiste più in Europa, a partire dalla sua abolizione in Irlanda nel 2004. Ciononostante, i diversi sistemi legislativi hanno implementato varie forme di ius soli che, come dice giustamente Grillo, sono molto regolamentate e differenziate. Alcuni di queste forme sono più ferree, altre più morbide nella concessione della cittadinanza per coloro che sono nati nel territorio del Paese interessato.



Proprio grazie al già citato studio, Pagella Politica riassume così i dati trovati:



ius soli solo per trovatelli: Estonia, Germania, Malta, Norvegia e Svizzera;



ius soli solo per bambini apolidi: Danimarca, Estonia, Islanda, Lettonia, Lituania, Moldavia e Malta; –



– naturalizzazione agevolata per coloro che nascono nel Paese: Austria, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna;



– Doppio ius soli (solo se i genitori sono nati nel Paese): Lussemburgo;



ius soli debole (automaticamente o per dichiarazione alla nascita o prima, a condizione di residenza dei genitori): Belgio, Germania, Italia, Paesei Bassi e Spagna;



– ius soli forte (automaticamente o per dichiarazione, con limitate condizioni di residenza dei genitori): Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Portogallo e Regno Unito;



ius soli puro: nessun Paese.






Per quanto riguarda la dichiarazione di Beppe Grillo, è vero che lo ius soli non è presente in Europa, se non con alcune eccezioni estramamente regolamentate. “Vero” da Pagella Politica.



P.S.: l’alternativa allo ius soli è lo ius sanguinis, vale a dire l’acquisto della cittadinanza basato su discendenza o filiazione, disciplinato nel nostro Paese dalla legge n.91 del 1992 come unico mezzo di acquisto della cittadinanza alla nascita. L’acquisto automatico della cittadinanza (ius soli) continua a rimanere limitato ai figli di ignoti, di apolidi, o ai figli che non seguono la cittadinanza dei genitori.



P.P.S.: per ulteriori informazioni vi suggeriamo questo articolo molto interessante su Lavoce.info sulla proposta di legge depositata, tra gli altri, da Bersani e Cécile Kyenge lo scorso marzo, per l’introduzione dello ius soli anche in Italia. A differenza di quanto spesso si crede non si tratterebbe di uno ius soli puro ma di una forma regolamentata.