Come conferma un’inchiesta di Repubblica, l’Europa attraversata dalla crisi economica sta anche vivendo l’ascesa di numerosi partiti di estrema destra.



Recentemente in Grecia si è assistito all’ingresso in parlamento di Alba Dorata, un partito neonazista che ha guadagnato 18 seggi con quasi il 7% dei voti alle ultime elezioni. In Francia, il Front National di Marine Le Pen ha guadagnato quasi il 18% dei voti al primo turno delle Presidenziali del 2012.



Anche in Scandinavia l’estrema destra sta vivendo un momento di gloria, con il successo dei “Veri Finlandesi”, nazionalisti ed antieuropeisti, che alle elezioni parlamentari del 2011 hanno ottenuto il 19% dei voti, e dei “Democratici svedesi”, entrati per la prima volta in parlamento in seguito alle elezioni politiche nel 2010 con il 5,7% dei voti. Il 2010 ha anche visto l’affermazione in Ungheria del partito di estrema destra Jobbik, entrato in parlamento per la prima volta con il 16,7% dei voti e affermatosi come terza forza politica del Paese.







Fa eccezione il recente risultato in Olanda, dove nelle ultime elezioni svolte a settembre 2012, il partito di estrema destra di Geert Wilders ha perso 9 seggi, passando da 24 a 15.



Nonostante l’eccezione olandese, Bersani osserva correttamente l’avanzata di nuove destre, più nazionaliste e antieuropeiste, in Europa – “Vero”!