Matteo Renzi placa gli animi sull’emergenza immigrazione. In un periodo storico particolarmente segnato da sbarchi e arrivi sulle nostre coste, il dibattito politico italiano ed europeo è decisamente attivo sul tema. Parlando in conferenza stampa del recente G7 in Germania, il Premier sottolinea come i numeri sugli sbarchi siano leggermente più alti rispetto a quelli dell’anno scorso.
Ultimi dati disponibili
Grazie all’aiuto del sempre utile Ismu (Fondazione iniziative e studi sulla multietnicità), tiriamo le fila sugli ultimi dati resi disponibili dal Ministero dell’Interno.
Come si può vedere dal grafico, a fine aprile 2014 erano sbarcate sulle coste della Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna 25.646 persone. Nello stesso giorno del 2015 (28 aprile), come giustamente sostiene Renzi, il dato era di poco superiore – 26.223, ossia un aumento di 577 unità, pari a +2,2%. Sul dettaglio dei mesi ci viene in aiuto il sito dell’Unhcr nella parte dedicata all’Italia: da gennaio ad aprile, con la sola eccezione di marzo, i numeri degli sbarchi del 2015 sono leggermente superiori rispetto a quelli del 2014.
Il Verdetto
Se è vero che la situazione non è da considerarsi apocalittica rispetto all’anno scorso, occorre ricordare che il 2014 è stato un anno record per gli sbarchi registrati. Infatti, nei soli primi quattro mesi del 2014, si è superato il dato sul numero degli arrivi di tutto il 2012, e raggiunto la metà di quelli relativi a tutto il 2013. Nonostante questo aspetto – e i toni catastrofici con cui oggi alcuni esponenti politici affrontano la tematica – Renzi ha ragione: gli sbarchi nel 2015 sono leggermente superiori a quelli del 2014.