In un dibattito acceso con Cécile Kyenge, il leader della Lega Nord Matteo Salvini attacca l’esponente del Partito Democratico precisando che “il trattato di Dublino” è stato sottoscritto da Enrico Letta, allora Presidente del Consiglio, quando Cécile Kyenge era Ministro dell’Integrazione.



Prima di verificare quanto detto da Salvini, vediamo cos’è il “trattato di Dublino”. L’esponente della Lega si riferisce al “Regolamento di Dublino“, un documento base utilizzato dall’Unione europea per determinare la responsabilità degli Stati Membri di fronte alle richieste d’asilo. Più precisamente, Salvini fa riferimento alla versione più recente di questo regolamento, il Regolamento di Dublino III la cui prima versione risale al 1990 (allora si parlava della “Convenzione di Dublino) e che è stato rivisto già una volta nel 2003 (Regolamento di Dublino II). “Trattato” e “Regolamento” non sono però la stessa cosa. Come spiega la pagina web dell’Unione europea, un trattato dell’Unione è un accordo vincolante tra i paesi membri dell’UE che definisce gli obiettivi dell’Unione, le regole di funzionamento delle istituzioni europee, le procedure per l’adozione delle decisioni e le relazioni tra l’Ue e i suoi paesi membri. Conformemente ai trattati, le istituzioni europee possono adottare atti legislativi ai quali i paesi membri devono quindi dare attuazione. Uno di questi atti legislativi potrebbe essere per esempio una direttiva o un regolamento. Quest’ultimo è infatti un atto legislativo vincolante che deve essere applicato in tutti i suoi elementi nell’intera Unione.



Come informa un comunicato stampa del Consiglio dell’Ue del 7 giugno 2013, il Consiglio ha adottato la nuova versione del Regolamento alla prima lettura. Il Consiglio dell’Unione europea, da non confondere con il Consiglio europeo, è l’istituzione che rappresenta i governi degli Stati membri. Sebbene l’istituzione non abbia membri fissi – in occasione di ogni riunione del Consiglio, ciascun paese è rappresentato dal ministro responsabile della materia trattata in quell’occasione – questi rappresentano il volere di ciascun Stato membro. Nel caso del Consiglio dei Ministri di Giustizia e dell’Interno del 6 e 7 giugno 2013, l’Italia era rappresentata dall’allora Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri e dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano, come possiamo osservare nel riassunto ufficiale della riunione. Durante questo periodo, per essere più precisi dall’aprile 2013 a febbraio 2014 il capo del governo italiano era proprio Enrico Letta, ed il Ministro dell’Integrazione era effettivamente Cécile Kyenge.



Salvini fa un po’ di confusione con il diritto europeo, ma si dimostra preparato per quanto riguarda le responsabilità del governo Letta (anche se non è stato lui di persona a sottoscrivere il regolamento personalmente): “C’eri quasi”.