Pippo Civati propone su Il Post la sua ricetta per affrontare il cronico problema delle carceri, sollevato qualche giorno fa dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. I numeri relativi al sovraffollamento sono citati in maniera talmente precisa da farci pensare che difficilmente si tratti di una panzana.
I dati riportati dal sito del Ministero della Giustizia – e riassunti nella tabella sottostante – danno infatti ragione allo sfidante alle primarie Pd. Il problema interessa tutto il territorio nazionale, ad eccezione della Basilicata (che rientra appena nella capienza regolamentare) e la Sardegna, che potrebbe accogliere più detenuti. La popolazione carceraria è composta per il 65% da italiani e per il 35% da stranieri. Le donne sono solo il 4%.
Rispetto al novembre 2012, quando Vendola si era occupato della questione, la situazione è leggermente migliorata: il numero di detenuti è calato di circa 2 mila unità mentre la capienza è aumentata di quasi mille posti. Un progresso sicuramente non sufficiente ad arginare il problema, le cui prospettive di risoluzione sono oggetto di forte dibattito politico in questi ultimi mesi.
Nulla da eccepire a Civati che colpisce a botta sicura: “Vero”.
(*) Il dato sulla capienza non tiene conto di eventuali situazioni transitorie che comportano scostamenti temporanei dal valore indicato.
(**) I detenuti presenti in semilibertà sono compresi nel totale dei detenuti presenti.