Nonostante una crescente richiesta di trasparenza, specialmente in merito agli emolumenti delle cariche elettive, non è semplicissimo scoprire quanto effettivamente guadagni il sindaco di Milano. Sul sito del Comune appare infatti solo la dichiarazione dei redditi del Consiglio comunale per il 2010. Ma Pisapia nel 2010 era avvocato e non sindaco, quindi il suo reddito imponibile di oltre 800mila euro l’anno non ci aiuta a verificare la dichiarazione di Renzi.



Qualche spunto ce lo danno due articoli apparsi su Il Giornale e Il Sole 24 Ore (quest’ultimo riportato sul sito online Aosta Oggi). Secondo il Giornale, Pisapia si porterebbe a casa “oltre 5mila euro netti al mese”, mentre il Sole, denunciando lo spropositato stipendio del sindaco di Aosta, sostiene che quest’ultimo guadagni 7435 euro, cioé “qualche spicciolo in meno di Giuliano Pisapia”. Siccome “qualche spicciolo” non è propriamente un’unità di misura facilmente quantificabile, possiamo immaginare che lo stipendio del sindaco di Milano secondo Il Sole 24 Ore si avvicini agli 8mila euro (lordi) al mese. Presumendo che le trattenute si aggirino attorno al 50% dello stipendio mensile, secondo il Sole Pisapia si porterebbe a casa circa 4mila euro. Indicativamente quindi, il sindaco di Milano guadagna tra i 4 ed i 5 mila euro.



E un parlamentare? La Camera è in apparenza più trasparente, e pubblica tutti i dettagli dell’indennità parlamentare sul proprio sito. Peccato che lo stipendio sia composto da numerose voci: l’indennità parlamentare, la diaria, il rimborso spese per l’esercizio del mandato, le spese di trasporto e di viaggio e le spese telefoniche. Per semplicità riportiamo in una tabella a quanto ammonta ciascuna di queste voci, secondo il sito della Camera (per ciascuna voce ci sono leggere modifiche a seconda, per esempio, della distanza dalla residenza del parlamentare dall’aereoporto più vicino, ma abbiamo quasi sempre scelto il tetto minimo).






Nel tentare di evitare ogni giudizio di merito (un’impresa resa assai ardua da quei 3mila euro di rimborso per le spese telefoniche…), si può vedere immediatamente che lo stipendio di un parlamentare è effettivamente molto superiore a quello del sindaco di Milano. A causa di regole arcane che non conosciamo è possibile che questo totale di 13.282 euro riceva qualche tipo di decurtazione, ma immaginando che un parlamentare non abbia alcun interesse ad esagerare quanto percepisce, sicuramente guadagna almeno 12.698 euro, come dichiarato dalla parlamentare PD Marina Sereni (che però non include nel suo conto il rimborso per le spese di trasporto).



Realmente il sindaco guadagna molto meno di un parlamentare: anche se guadagnasse 5 mila euro come riferito da il Giornale, la proporzione sarebbe di 1 a 2,7. Renzi si guadagna un “Vero”, mentre a Pisapia suggeriamo di seguire l’esempio dei giovani consiglieri comunali Lazzarini (Pd) e Calise (M5S), e del meno giovane consigliere radicale Cappato che pubblicano ogni mese, sui rispettivi blog, i loro cedolini.