Rieccolo, Matteo Renzi, il guastafeste del Pd. Mentre Bersani salutava come “storico” il risultato delle regionali siciliane, il sindaco di Firenze ammoniva sulla perdita di voti del partito. Come sara’ andata?
È proprio vero. L’Istituto Cattaneo ha pubblicato un’analisi dei risultati delle elezioni regionali siciliane del 28 ottobre scorso, paragonandoli con quelli delle elezioni regionali del 2008. L’analisi fa riferimento ai voti in assoluto presi dalle varie liste. Come è spiegato, le variazioni fra le regionali del 2008 e quelle del 2012 sono presentate sia in valore assoluto che in valore percentuale con riferimento ai valori di partenza del 2008. Ad esempio, se un partito passa da 150.000 voti a 135.000 l’Istituto Cattaneo dice che ha perso 15.000 voti, pari al 10% dei suoi voti ottenuti nel 2008.
I dati dicono che il Partito Democratico ha quasi dimezzato i suoi voti, passando da circa 505.000 voti ottenuti nel 2008 a circa 257.000 (-49%). L’Istituto ha anche rifatto i calcoli aggiungendo i voti delle liste collegate al candidato (“Anna Finocchiaro Presidente” nel 2008 e “Movimento politico” nel 2012 per Crocetta). In questo caso la differenza di voti tra le due consultazioni risulta attenuata (-213.000 voti, pari a 36%) ma, come nota l’Istituto Cattaneo, “il calo dell’area Pd rimane assai rilevante”.
Comunque la si metta, il giudizio per Renzi rimane vero!
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