Nel confronto televisivo che ha visto competere i tre candidati alla Segreteria del Partito Democratico, Pippo Civati esprime un giudizio negativo nei confronti dell’attuale esecutivo guidato dal Presidente del Consiglio Enrico Letta. In particolare, viene criticata la scelta di dare vita alla cosiddette larghe intese senza alcuna preventiva consultazione interna al Pd. Viene invece citato, quale modello positivo, un caso tedesco. A buon ragione o a torto?



Partiamo con il ricordare che lo scorso 22 settembre si sono tenute le elezioni politiche tedesche, il cui esito ha visto la vittoria del premier uscente Angela Merkel. L’Unione Cristiano-Democratica (Cdu) e l’Unione Cristiano-Sociale (Csu) hanno ottenuto il 41,5% dei voti e 311 seggi, mancando però la maggioranza assoluta fissata alla soglia di 316 seggi. Il partito socialdemocratico (Spd) dello sfidante Peer Steinbrueck si è fermato al 25,7% e 192 seggi.



Non potendo contare sul suo principale alleato nell’ultima legislatura – il Partito Liberale Democratico (FDP) – Angela Merkel è dovutoa andare alla ricerca di un’intesa con l’Spd per formare una “Grande coalizione”, come quella che la stessa Merkel aveva messo in piedi nel 2005 dopo la sua prima elezione a Cancelliere. La costituzione della coalizione si è rivelata tutt’altro che semplice: quando i due più grandi partiti dell’arco costituzionale decidono, dopo i risultati delle urne, di formare (loro malgrado) una coalizione di governo, prima di nominare Cancelliere e ministri, redigono un programma condiviso per la legislatura. Ebbene, solo a distanza di due mesi dalle elezioni, nella notte tra il 26 ed il 27 novembre, l’accordo per la formazione del governo di grande coalizione è stato raggiunto. Ma mancava un ulteriore scoglio da superare: l’accordo è stato sottoposto dai vertici dell’Spd al consenso degli iscritti del partito (circa 474 mila).



Fin dall’inizio, la Süddeutsche Zeitung dava notizia che il livello di partecipazione risultava molto elevato. Il risultato, reso pubblico lo scorso 13 dicembre, ha quindi avallato la nascita della grande coalizione: dal sito dell’Spd, si legge che ha votato il 78% degli aventi diritto, ed il ‘Sì’ ha raggiunto la soglia del 75,96%.



Corretto dunque il rinvio di Civati al caso tedesco… “Vero”!