Grillo parla all’indomani dei risultati elettorali, e commenta l’operato del precedente parlamento. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle, su 45 leggi approvate nell’ultimo periodo, 44 erano decreti legge. Ricordiamo che per decreto legge si intende un atto avente valore di legge emanato dal governo in casi straordinari di necessità e d’urgenza, che deve essere convertito in legge dal parlamento entro 60 giorni, altrimenti decade. Per questo, d’ora in avanti, più che parlare di “decreti legge” parleremo di “leggi di conversione di decreti legge”, intendendo quindi l’attività di conversione dei decreti legge emanati dal governo da parte del parlamento.
Abbiamo consultato sia la banca dati del parlamento – che contiene tutte le leggi approvate dal legislatore in ordine cronologico – sia le statistiche riassuntive dell’attività legislativa dell’assemblea parlamentare – contenute nel sito del Senato. Alla data della verifica della dichiarazione, le ultime leggi approvate sono datate 7 febbraio 2013. Per distinguere le varie tipologie di “testo legislativo”, abbiamo utilizzato la classificazione della stessa banca dati parlamentare, e cioè: legge costituzionale, legge di bilancio, legge di conversione [di decreto legge], legge di ratifica di trattati internazionali, legge di delega al governo e altre leggi ordinarie.
Se prendiamo il complesso dell’attività parlamentare (senza, quindi, attuare alcuna distinzione tra le varie tipologie di leggi) le ultime 45 leggi si possono ricondurre alle seguenti categore: 2 leggi costituzionali, 13 leggi di ratifica di trattati internazionali, 18 altre leggi ordinarie, 2 leggi di bilancio, 4 leggi delega e 6 leggi di conversione. Numeri diversi da quelli citati da Grillo. Che si sia sbagliato? Nel dubbio che per “ultime leggi” il leader del M5S si volesse riferire soltanto ad alcune categorie specifiche di leggi, abbiamo fatto i seguenti calcoli.
Guardando ai numeri per l’intero anno, si scopre che in tutto il 2012 il governo ha emanato 33 decreti legge, di cui 29 sono stati convertiti in legge su un totale di 102 leggi approvate dal parlamento: un numero piuttosto inferiore rispetto ai 44 decreti di cui parla Grillo. Abbiamo anche ipotizzato che Grillo parlasse della attività legislativa parlamentare in senso stretto, intendendo solo le leggi di iniziativa parlamentare (in altre parole sono escluse dal calcolo le leggi di iniziativa di governo, le leggi delega e le leggi di ratifica). In questo caso, delle ultime 45 leggi approvate, solo 26 sono leggi di conversione. Più del 50%, ma non “44 su 45”.
Per concludere: i numeri dell’attività del nostro parlamento sono senza dubbio poco lusinghieri, e Grillo mette in evidenza un problema effettivamente esistente. Tuttavia cita numeri sbagliati (il numero di decreti non è pari a 44 neppure considerando l’intero 2012), e sembra essere poco preciso nel parlare di “decreti” e “leggi” in senso così ampio. La pagella non può quindi essere completamente positiva; “Pinocchio andante” per Beppe.