Marino affronta un tema caro ai romani – i disagi nell’urbe legati al maltempo. Nella fattispecie parla del nubifragio che si è abbattuto su Roma lo scorso gennaio, a fine mese, e che ha causato parecchie difficoltà ai cittadini della capitale e dell’intera provincia, causando frane e allagamenti. Marino cerca di spiegare come si sia trattato di un evento fuori dal comune, forse per proteggersi dagli attacchi arrivati da più parti (qui e qui) sulla gestione delle emergenze nella città di cui è sindaco.
Secondo quanto riportato dal sito meteoweb, il 31 gennaio a Roma sono caduti tra i 90 e i 130 mm di pioggia. Secondo l’Huffington post, il tutto sarebbe accaduto in sole 12 ore, e la Regione Lazio ha rilasciato il seguente comunicato “Nelle ultime 24 ore sono cadute a Roma e provincia 90/130 millimetri di acqua, soprattutto nella notte”.
Il grafico in basso indica in blu le precipitazioni mensili per il 2013 e in rosso la media mensile sul periodo 1977-2006. I dati sono presi, per quanto riguarda il 2013, dall’Ufficio Idrografico di Roma, mentre per il periodo 1977-2006 ci siamo rifatti ad un paper di F. Mangianti – responsabile dell’Osservatorio Meteorologico di Roma – e F. Leone – geologo del Dipartimento della Protezione civile – (tabella 12 pag. 179). Il grafico mostra una forte variabilità mensile in termini di precipitazioni e ci fa notare come il 2013 sia stato un anno eccezionalmente piovoso rispetto alla media dei 30 anni dal 1977 in poi.
Il totale annuo nel 2013 è stato pari a 956 mm mentre in media, tra il 1977 e il 2006, sono caduti ogni anno 682 mm. Prendiamo a riferimento, quindi, il 2013, come quello che Marino chiama “un anno piovoso” e vediamo se ha ragione.
Se consideriamo lo scenario ‘peggiore’ (quello riportato da l’Huffington Post e da Marino) – ovvero che nell’arco di sole 12 ore sono caduti tra 90 e 130 mm di pioggia – risulta che il 31 gennaio a Roma in 12 ore è caduto una percentuale tra il 9 e il 13,5% dell’acqua che cade in un anno piovoso come il 2013.
Se invece consideriamo quanto detto dalla Regione Lazio – ossia che i 90/130 mm sono caduti soprattutto, ma non esclusivamente, di notte – possiamo facilmente capire come la percentuale delle 12 ore rispetto alle precipitazioni annuali scenda sotto il 9-13,5%. Significa infatti che 90-130 mm sono caduti su un arco più lungo della nottata, quindi più di 12 ore. Di conseguenza la pioggia caduta in 12 sarà meno di 90-130 mm.
Considerando che è normale una leggera variazione delle rilevazioni (che dipendono anche dalla zona precisa in cui avvengono), la sostanza di quanto affermato da Marino è abbastanza corretta. Le precipitazioni del 31 gennaio sono state assolutamente eccezionali, rappresentando un’alta percentuale delle precipitazioni annue, probabilmente minore però del 15%. Marino “C’eri quasi”!