Albertini, candidato alla presidenza della Regione Lombardia per le elezioni 2013, si deve sentire con il vento in poppa. Ottenuto l’appoggio dell’ex governatore Formigoni, prima, e di Mario Monti poi, ha cavallerescamente elogiato i 17 anni di governo del predecessore, elencandone una serie di dati virtuosi. Tocca a noi verificare se questi corrispondono alla verità.
L’ex sindaco di Milano si riferisce, innanzitutto, ai costi della Regione per il Comune cittadino, molto più bassi della media (21 euro contro 109) e parecchio sotto, in particolar modo, ai costi delle Regioni del sud (in evidente competizione con Maroni). Albertini si riferiva probabilmente all’analisi pubblicata da questo giornale il 13 agosto del 2012. “L’Indipendenza”, giornale online che propugna l’autodeterminazione della Padania, cita a sua volta i dati pubblicati dal Copaff (Commissione Tecnica Paritetica per l’Attuazione del Federalismo Fiscale), alle dipendenze del Ministero delle Finanze.
Peccato però che, non solo la versione a cui fa riferimento Albertini non sia la più aggiornata (cita bilanci regionali del 2008, la più recente è questa), ma anche che nel citare il dato manchi anche di precisare la fonte a cui fa riferimento, riferendosi unicamente ai costi per il personale, e non al totale degli impieghi di spesa corrente dell’ente regionale. Ci sembra però sensato tener conto dei costi per il personale quando si confronta l’inefficienza di spesa di un ente rispetto all’altro, anche perché è una delle poche voci che non corrisponde a un servizio al cittadino. Secondo i dati più aggiornati, la Lombardia si colloca sempre all’ultimo posto, con 23 euro di spesa per abitante, contro un 111 di media.
Se si vuole confrontare il totale della spesa corrente, invece, la Lombardia si colloca all’ottavo posto, con 2.471 euro di spesa per abitante:
Per verificare invece ciò che afferma Albertini riguardo al bilancio sanitario regionale, basta consultare la Relazione presentata al parlamento nel 2008 sulla gestione finanziaria delle Regioni. A pagina 279 si trova il risultato d’esercizio del sistema sanitario lombardo dal 2001 al 2007. Combinato con la Relazione dell’anno 2010-2011 abbiamo a disposizione un’utilissima serie storica:
Insomma, per quanto la regione Lombardia abbia chiuso i propri bilanci sanitari sostanzialmente sempre in attivo a partire dal 2003, nel 2001 (anno in cui il pareggio del bilancio sanitario è divenuto obbligatorio per legge – art.5 Decreto Legislativo n.75 del 28 marzo 2000) era ben lontana dall’ottenere la parità.
Albertini ci sembra abbastanza ferrato in materia, ma pecca di qualche imprecisione e si merita quindi un “Nì”.