Matteo Renzi, in visita a Reggio Calabria, denuncia gli ambiti in cui la Regione calabrese incontra le difficoltà più gravi, evidenziando, tra gli altri esempi, i risultati scarsi che sarebbero stati finora raggiunti nella raccolta differenziata.
Per verificare la dichiarazione risulta utile scorrere “La Banca Dati – Rapporto Raccolta Differenziata e Riciclo 2012” a cura della società Ancitel Energia e Ambiente S.p.A.
A livello nazionale, le percentuali di raccolta differenziata che emergono dal rapporto evidenziano un profondo gap tra il nord e il sud del Paese: come si legge a pag. 57, al nord-est la percentuale sfiora il 55% mentre il dato del sud si attesta solo intorno al 25% (per uno studio più sintetico dei medesimi dati si veda anche il documento di presentazione del rapporto). Fatta eccezione per la Sardegna, tutte le Regioni del Mezzogiorno hanno dei livelli di differenziata al di sotto della media nazionale (pag. 35). Quest’ultima si attesta al 39,89% (pag. 55), confermando dunque il dato citato dal Premier.
Passiamo ora a trattare i dati relativi alle singole Regioni italiane. Il rapporto, a pag. 55, riporta una classifica che risponde in pieno alla nostra domanda, da cui emerge che il dato sulla Calabria citato da Renzi è leggermente impreciso rispetto a quello effettivo. Come mostra il grafico sotto, la raccolta differenziata in Calabria era al 17,5% nel 2012, e non al 14,6%.
Chi fosse interessato ai dati a livello comunale può consultare i relativi indicatori pubblicati dall’Istat per il medesimo anno 2012.
Renzi sbaglia di poco: “C’eri quasi”.