Civati ci porta oltralpe, nella terra di Angela Merkel – e anche delle salsicce e dell’Oktoberfest – per parlare del Bundesrat, uno dei cinque organi federali accanto al presidente federale, al governo federale, al Bundestag e alla Corte costituzionale federale.
E’ l‘articolo 50 della Costituzione federale tedesca a stabilirne ruolo e funzioni, indicandolo come l’organo attraverso il quale i Länder, ovvero gli Stati che compongono la Repubblica federale, partecipano al potere legislativo e all’amministrazione dello Stato federale (in tedesco Bund) e si occupano di questioni relative all’Unione Europea.
Le risposte all’ultima parte della dichiarazione si trovano invece nell’articolo successivo della succitata Costituzione. Il Bundesrat è composto dai delegati dei governi dei vari Länder che, come sottolinea giustamente Civati, li nominano e li revocano. Ogni Land è rappresentato nel Bundesrat da un numero di delegati determinato sulla base del numero dei suoi abitanti: i Länder meno popolosi si aggiudicano 3 voti, 4 vanno invece a quelli con più di 2 milioni di abitanti, 5 spettano a quelli con oltre sei milioni di abitanti e, infine, sei voti per i Länder in assoluto più popolosi, con più di 7 milioni di abitanti.
E come vota, il Bundesrat? Troviamo la risposta a questa domanda ancora nell’articolo 51, all’ultimo comma. Al numero di delegati di ogni Land corrisponde il numero di voti che questo può esprimere. Tutti i voti attribuiti a ciascun Land devono essere unanimi. Ciò significa che non esistono franchi tiratori nel Bundesrat; i rappresentati dello stesso Land non possono, per previsione costituzionale, esprimere voti tra loro contrastanti. Alla luce di ciò, non è necessaria la presenza fisica di tutti i rappresentanti durante votazione: i voti, in quanto unanimi, possono essere comunicati da un unico rappresentante. Perchè? Perchè il Bundesrat esprime la volontà dei singoli Länder e non dei singoli delegati.
Sembra proprio che Civati abbia parlato con carte alla mano: “Vero”!