Ne ha per tutti Beppe Grillo, che a Genova, durante il suo intervento al terzo “Vaffa day”, denuncia la crescente disuguaglianza dei redditi in Italia riportando l’esempio della Svizzera dove, nonostante la mancanza di risultati, si è provato a fare qualcosa per rimediare al problema.



Il riferimento non è azzardato poiché il Paese elvetico ha recentemente tenuto un referendum che, tra le altre cose, cercava di porre un limite alle retribuzioni dei dirigenti di livello più alto nelle imprese. Pìù specificamente, il referendum proponeva che all’interno della stessa impresa il salario massimo non potesse superare di oltre dodici volte il salario minimo.



Come affermato dallo stesso Grillo, l’iniziativa popolare, conosciuta anche come “Iniziativa 1:12” non è andata a buon fine il 65,3% dei votanti ha manifestato parere contrario alla proposta, il 34,7% a favore.



Dobbiamo inoltre notare che l’iniziativa popolare per i salari equi ha fatto clamore in Svizzera così come all’estero, sia prima che dopo la votazione, indicando l’ampio interesse nel tema e nel referendum che, sebbene abbia fallito, ha permesso all’opinione pubblica di interrogarsi sul tema.



Non perde invece Grillo, che si merita un “Vero”.