La verifica di questa dichiarazione richiede una prima puntualizzazione: il primo Parlamento Europeo eletto dai cittadini è stato formato, secondo quanto si legge proprio sul sito del Parlamento Europeo, nel 1979. Prima di questa data, i suoi membri erano designati dai parlamenti nazionali.
Questa precisione è necessaria dal momento che, al contrario di quanto afferma Albertini, sono le elezioni del giugno 1984 – le seconde per la formazione del Parlamento Europeo – quelle in cui Roberto Formigoni e Oscar Luigi Scalfaro si sono misurati allo stesso tempo e sono stati entrambi eletti. In questo documento ufficiale della Comunità Europea sui risultati delle elezioni, figurano sia Formigoni che Scalfaro (quest’ultimo allora ministro dell’Interno del governo guidato da Craxi) tra gli eletti al Parlamento Europeo nelle fila della Democrazia Cristiana.
Detto questo, andiamo a vedere se “Formigoni ha preso più voti di Scalfaro”. L’archivio storico delle elezioni del sito del Ministero dell’Interno fornisce le percentuali ottenute dalle diverse liste ma non presenta il numero di preferenze ottenuto da ogni candidato in quell’elezione. E’, allora, quest’articolo sui “promossi e bocciati” a quelle elezioni – risalente al 20 giugno 1984 e rintracciato dall’archivio online de “La Repubblica” – a fornirci l’informazione utile al nostro caso. L’articolo riporta che il candidato di Comunione e Liberazione Formigoni, al pari di Giulio Andreotti ed Enzo Tortora, si colloca tra le 400 mila e le 500 mila preferenze. Nell’articolo si legge ancora che Formigoni “si è lasciato alle spalle candidati del calibro di Oscar Luigi Scalfaro (che ha solo sfiorato quota 400 mila) e di Arnaldo Forlani”. La notizia è degna di attenzione anche a distanza di quasi 30 anni: oltre ad essere menzionato nella biografia del presidente dimissionario sul sito della Regione Lombardia, è stato anche ricordato da La Stampa, poco prima dell’annuncio delle dimissioni di Formigoni dalla carica di presidente.
Albertini riporta bene il fatto ma fa confusione nel tentativo di collocarlo nel tempo, “C’eri quasi”!