La dichiarazione di Matteo Renzi si inserisce nella scia del dibattito legato al miglior utilizzo dei Bronzi di Riace. Il critico d’arte Sgarbi e il governatore della Lombardia Maroni li vorrebbero a Milano per l’Expo. Una proposta che non è piaciuta al Premier: “Un conto è prendere opere italiane e portarle in giro per il mondo. Ma per quale motivo dovrei spostare i Bronzi a Milano? Piuttosto dovrei portare i visitatori dell’Expo da Milano a Reggio, perché ho bisogno di valorizzare la Calabria” (intanto, il ministro della Cultura Franceschini ha istituito una commissione scientifica per valutare la trasportabilità delle opere).



La polemica tocca anche la questione legata al numero di visitatori ed agli introiti generati dai Bronzi. Un recente articolo sul Corriere della Sera contestava lavori di restauro costati 32 milioni di euro a fronte di un incasso di 840 euro al giorno. Cerchiamo di fare chiarezza.






Breve ripasso



I Bronzi di Riace furono rinvenuti per caso nel 1972 da un sub amatoriale nel Mar Ionio, al largo del comune di Riace. Le due statue sono di origine greca e si ritiene che risalgano al V secolo a.C.



A fine 2013, dopo essere stati custoditi nel palazzo del Consiglio regionale, i Bronzi sono ritornati al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dopo lavori di restauro delle statue e del museo durati quattro anni.



Visitatori



Sui dati relativi al 2014 l’unica fonte ufficiale disponibile sembra essere la sovrintendente del museo, Simonetta Bonomi. Ad agosto, ha detto Bonomi all’Ansa, i visitatori sono stati 40.027, in linea con quanto detto da Renzi.



Sommati ai quasi 115 mila visitatori tra gennaio e luglio (prendendo sempre in parola Bonomi) si arriva a quota 155 mila visite, un po’ sotto il dato indicato dal Premier. Renzi però si mostra preparato sul confronto con il 2008, ultimo anno prima dell’inizio dei lavori di restauro. Le statistiche del Ministero dei Beni Culturali mostrano infatti che nel 2008 il Museo Archeologico Nazionale di Reggio aveva attirato 130.696 visitatori.



Musei a confronto



Nonostante questi risultati, i Bronzi di Riace attirano un numero relativamente basso di visite all’interno del panorama museale italiano. Con questi numeri il museo di Reggio Calabria non rientrerebbe neanche nella top 30 dei musei più visitati d’Italia. Nella classifica del 2013 (dati Ministero dei Beni Culturali) al trentesimo posto si trovava il Museo Nazionale del Bargello (Firenze) con oltre 207 mila visite.



Introiti



Non riusciamo a trovare conferma dei 130 mila euro citati da Renzi come introiti per il mese di agosto. Il dato sembra tuttavia esagerato se lo mettiamo a confronto con il mese di luglio, in cui – sempre secondo Bonomi – il museo aveva incassato circa 42 mila euro a fronte di poco meno di 17 mila visitatori (una media di 2,58 euro a persona, che per il mese di agosto varrebbe dunque circa 103 mila euro). In ogni caso, le ultime cifre fanno ben sperare, se si considera che l’incasso del museo per tutto il 2008 è stato appena 190 mila euro (una media di 1,46 euro per visitatore). Un impatto positivo in questo senso sembra averlo avuto la recente riforma entrata in vigore il primo luglio, che ha eliminato l’ingresso gratuito per gli over 65, fissato l’ingresso gratuito la prima domenica del mese per tutti i musei statali e allungato gli orari di apertura dei grandi musei: secondo i dati del Ministero, nel mese di agosto sono cresciuti i visitatori (+10%), gli incassi (+11%) e gli ingressi gratuiti (+8%) rispetto allo stesso mese del 2013.



Complessivamente Renzi se la cava, ma esagera il numero di visitatori dall’inizio dell’anno e gli introiti per il mese di agosto: “C’eri quasi”!