È un Berlusconi a tutto campo quello che si presenta all’Huffington Post. L’ex premier non manca di rispolverare uno dei suoi vecchi cavalli di battaglia: i giudici di sinistra. In questo caso se la prende con la Corte Costituzionale, lamentandone una ingiusta spartizione politica in favore della sinistra: 11-4. Cerchiamo di fare chiarezza. I giudici costituzionali sono 15 – su questo punto Berlusconi non si fa trovare impreparato. Ma come arriva al risultato di 11 a 4? La composizione della Corte costituzionale è regolata dall’art. 135 Cost., il quale dispone che i 15 giudici sono nominati per un terzo dal presidente della Repubblica; per un terzo dal Parlamento in seduta comune; e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrativa. Possiamo immaginare che Berlusconi consideri i 5 giudici nominati dal Presidente della Repubblica “di sinistra”. In realtá, dimentica che tra gli attuali membri della Corte di nomina presidenziale, 3 sono stati nominati quando Ciampi (un tecnico) era al Quirinale, e 2 da Giorgio Napolitano (lui si’, piu’ vicino al centrosinistra). Dimentica anche che sia Ciampi sia Napolitano sono stati nominati anche con i voti del centrodestra, per cui non è corretto identificarli con una determinata corrente politica. Per quanto riguarda i giudici nominati dal Parlamento, 4 di questi sono stati nominati durante i precedenti governi Berlusconi e uno solo durante il governo Prodi. Ne risulta che gli altri 5 giudici nominati dalle supreme magistrature (3 dalla Corte di Cassazione, 1 dal Consiglio di Stato e 1 dalla Corte dei Conti) nella logica berlusconiana siano tutti in quota centrosinistra. Ora, immaginare che sia i giudici nominati dal Presidente della Repubblica sia quelli nominati dalle Corti siano di sinistra sono speculazioni difficilmente provabili che non rendono giustizia ai giudici stessi – tra cui alcuni luminari del diritto di statura internazionale. Gli unici giudici che Berlusconi puo’ identificare con una determinata area politica sono solo quelli nominati dal parlamento, di cui i 4 nominati con maggioranze di centrodestra da lui menzionati nella dichiarazione e 1 nominato da una maggioranza di centrosinistra. E’ definitivo: “Pinocchio andante”.