E’ a conoscenza di tutti che gli ultimi due presidenti della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro (in carica tra il 2001 e il 2008) e Raffaele Lombardo (2008-2012), sono entrambi implicati in vicende giudiziarie causate da contiguità con la mafia. Nel caso del primo, queste contiguità sono state provate e sanzionate con una condanna a 7 anni di carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio. Il secondo, invece, è attualmente indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. A confronto, l’avvento di un presidente come Rosario Crocetta, da sempre impegnato nella lotta antimafia sin dai tempi in cui era sindaco di Gela (nel 2008 era nel mirino di un attentato mafioso), rappresenta una boccata di aria fresca. Al neo-eletto piace definirsi “il primo presidente antimafia”: questo significherebbe che dei 32 suoi predecessori dal dopoguerra (esclusi i 5 Alti Commissari che si sono succeduti tra il 1944 e il 1947), Crocetta sarebbe l’unico ad essersi opposto non solo nelle parole (lo stesso Cuffaro era a parole contro la mafia: “La mafia fa schifo“) ma nei fatti a Cosa Nostra.


Sara’ vero? Andando a spulciare l’elenco degli ex presidenti scopriamo che almeno qualche altro famoso oppositore della mafia c’è stato. Basti pensare a Piersanti Mattarella, il cui mandato, iniziato nel 1978, si e’ interrotto bruscamente nel 1980 quando fu assassinato da un killer (rimasto ignoto)mentre usciva di casa con la moglie e il figlio. Mattarella aveva, infatti, in piu’ episodi mostrato la propria insofferenza e intrapreso azioni nei confronti delle infiltrazioni mafiose nella politica siciliana (alcuni articoli a riguardo qui, qui e qui il primo e il secondo volume contenente i discorsi di Mattarella). Numerose sono appunto le iniziative antimafia a lui dedicate (tra cui questa inaugurata dal ministro Cancellieri). Insomma, per quanto Crocetta sia il primo candidato da molto tempo a combattere apertamente le criminalità organizzata siciliana, egli non è quindi il primo in assoluto. “Pinocchio andante” (ed un augurante “in bocca al lupo”, in ogni caso!).