Sul dramma della disoccupazione in generale, e quella giovanile in particolare, non c’è fact-checking che regga. La disoccupazione giovanile è effettivamente a livelli storici (i più alti dall’inizio della serie nel 1977), e particolarmente grave al sud. Già nel 2013, infatti, l‘Istat ha constatato il superamento della soglia del 50% per la disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno*.
Renzi incappa in un errore comune ma non per questo perdonabile: un tasso di disoccupazione giovanile del 50% non è pari a un giovane su due disoccupati, come fa credere il Premier con la sua formulazione. Già, perché il tasso di disoccupazione (come aveva spiegato sconsolato l’ex ministro ed ex direttore dell’Istat Giovannini quasi un anno fa) si calcola sul totale dei giovani occupati e in cerca di lavoro, non sull’intera popolazione. Siccome tra i 15 e i 24 anni molti ragazzi vanno a scuola o all’università, bisogna tener presente che ci sono molti giovani esclusi dal denominatore, la cui mancanza di lavoro non sollecita però alcuna preoccupazione. Quindi, visto che al sud i disoccupati tra i 15-24 anni nel 2013 erano 299.000**, e la popolazione tra i 15-24 anni era pari a 2.401.280***, la vera proporzione di giovani disoccupati meridionali era pari al 12,5% nel 2013.
Anche allargando la definizione dei senza lavoro a coloro che non ne sono in cerca e non sono disponibili – includendo così tutti i cosiddetti “Neet” (Not in Education, Employment or Training) – scopriamo che in totale avremmo 713 mila ragazzi tra i 15 e i 24 anni, ovvero il 29,7% del totale.
Insomma, Renzi indica giustamente un fenomeno grave ma nell’ignorare le parole di Giovannini usa in maniera scorretta il dato. Non è vero che il 50% dei giovani al sud è disoccupato, la proporzione vera è del 12,5% (o del 29,7% se si vuole conteggiare tutti i Neet): “Nì”.
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*Per arrivare al dato selezionare “Lavoro” dalla tendina a sinistra e poi seguire “Disoccupazione” > “Tasso di disoccupazione” > “Tasso di disoccupazione serie ricostruite dal I 1977 – livello ripartizionale”
**Per arrivare al dato selezionare “Lavoro” dalla tendina a sinistra e poi seguire “Disoccupazione” > “Disoccupati” > “Disoccupati serie ricostruite dal I 1977 – livello ripartizionale”
***sommare le ripartizioni “Italia meridionale” e “Italia insulare”