Nicola Zingaretti si butta in una dichiarazione positiva nei confronti del lavoro del Consiglio della Regione Lazio. Nella fattispecie sottolinea come, dopo trenta anni, sia riuscito ad approvare una legge sulla protezione civile: vediamo se ha ragione.



Il 6 febbraio di quest’anno il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge concernente “Il sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell’agenzia regionale di protezione civile” che, come rivela il nome stesso, prevede l’istituzione dell’agenzia regionale di protezione civile. Il compito dell’agenzia è, come spiega anche Zingaretti, garantire una gestione efficiente sia nel quotidiano che durante una situazione d’emergenza. In particolare, l’agenzia regionale deve svolgere le attività e alcuni dei servizi connessi alla Protezione Civile in collaborazione, supporto e consulenza delle strutture pubbliche o private operanti sul territorio regionale, in un sistema integrato che costituisce la colonna mobile regionale. Detto ciò, è importante precisare che non è possibile verificare se la struttura sarà “efficiente e snella”; ci limitiamo quindi a riportare la descrizione della legge presentata nella scheda fornita dal Consiglio regionale.



Presso l’agenzia si istituisce, inoltre, un Centro Funzionale Multirischio incaricato della valutazione dei possibili rischi e l’eventuale attivazione delle fasi di allertamento e gestione. Il centro è dotato di una sala poperativa permanente che, come spiega la scheda della legge, “al verificarsi o nell’imminenza degli eventi stabilisce tempestivi contatti con gli operatori e coordina gli interventi urgenti” (vedi capo IV).



Andando indietro nel tempo, scopriamo che l’ultima legge sulla protezione civile risale quasi a trent’anni fa, nel 1985 (come dichiarato da Zingaretti), quando si istituiva il servizio di protezione civile nel Lazio, legge poi modificata nel 1991.



“Vero” per il presidente della Regione Lazio.