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Le donne si laureano meglio degli uomini, ma poi guadagnano meno

| 21 febbraio 2023
La dichiarazione
«Le donne si laureano in media con risultati migliori e dopo cinque anni guadagnano in media meno degli uomini»
Fonte: Corriere della Sera | 18 febbraio 2023
ANSA
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Verdetto sintetico
I dati danno ragione alla segreteria del PD.
In breve
  • In media le donne si laureano con un voto pari a 103,2 su 110, mentre gli uomini con 102,1, e si laureano di più rimanendo “in corso”. TWEET
  • A cinque anni dalla laurea gli uomini guadagnano circa il 20 per cento in più delle donne, divario che scende se si considera solo chi ha iniziato a lavorare dopo la laurea e a tempo pieno. TWEET
Il 18 febbraio, in un’intervista con il Corriere della Sera, la candidata alla segreteria del Partito democratico Elly Schlein ha detto che in Italia le donne, dopo cinque anni dalla laurea, «guadagnano in media meno» degli uomini nonostante si laureino con voti più alti.

Da dove viene questa dichiarazione? E quanto è affidabile? Abbiamo verificato.

I voti all’università

Con tutta probabilità la fonte della dichiarazione di Schlein è il rapporto “Laureate e laureati: scelte, esperienze e realizzazioni professionali”, pubblicato alla fine di gennaio 2022 dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea. AlmaLaurea è un progetto che dal 1994 monitora le università italiane, con rapporti statistici periodici sui risultati della popolazione universitaria. A oggi gli atenei che aderiscono ad AlmaLaurea sono 80.

Il rapporto di inizio 2022 è il primo dedicato al tema del genere nelle università italiane e si basa su un’indagine condotta, da un lato, su oltre 290 mila laureati nel 2020 e, dall’altro lato, su 655 mila laureati nel 2019, 2017 e 2015. 

Secondo i dati è vero che le donne hanno in media performance migliori all’università rispetto agli uomini. Innanzitutto va sottolineato che il 58,7 per cento dei laureati in Italia è donna, mentre il 41,3 per cento è uomo. Le donne poi si laureano nei tempi previsti dal loro corso di studio più degli uomini: il 60,2 per cento contro il 55,7 per cento.
Grafico 1. Laureati “in corso” per genere, anni 2010-2020 – Fonte: AlmaLaurea
Grafico 1. Laureati “in corso” per genere, anni 2010-2020 – Fonte: AlmaLaurea
Per quanto riguarda il voto della laurea, gli studenti italiani si laureano in media con un voto pari a 103,2 su 110. Il voto medio di laurea delle donne è più alto di quello degli uomini: 103,9 contro 102,1, con una forbice che si è ridotta negli ultimi anni. Le donne si laureano meglio degli uomini in tutti i settori disciplinari, eccetto quelli letterario-umanistico, dell’informatica e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Secondo AlmaLaurea «sono numerosi i fattori che possono esercitare un effetto sulle performance universitarie dei laureati». Per esempio «le donne provengono maggiormente dai licei, accedono all’università con voti di diploma più elevati, sono maggiormente rappresentate nei corsi magistrali a ciclo unico, in particolare in quelli di medicina e odontoiatria, ma anche nei percorsi di arte e design ed educazione e formazione e infine scelgono il corso di laurea più spesso spinte da motivazioni di carattere culturale». «Sono proprio queste le caratteristiche che al termine del percorso universitario portano a un più elevato voto di laurea», ha sottolineato AlmaLaurea.

La retribuzione dei laureati

Il rapporto di AlmaLaurea contiene anche una serie di statistiche sulle retribuzioni dei laureati a un certo numero di anni dalla laurea. Sia nel breve che nel medio periodo gli uomini laureati hanno una retribuzione più alta delle donne laureate. 

A cinque anni dalla laurea la retribuzione netta mensile per un laureato in triennale è pari a 1.469 euro, che salgono a 1.556 euro per chi ha fatto anche la laurea specialistica. Questi due numeri sono però due medie tra le retribuzioni degli uomini e delle donne. I primi in realtà hanno una retribuzione di circa il 20 per cento più alta delle donne, sia per i laureati in triennale sia per quelli con la specialistica. Il divario retributivo scende tra il 12 e il 14 per cento se si considera solo chi ha iniziato a lavorare dopo la laurea e lavora a tempo pieno. «Le differenze di genere sono confermate anche all’interno di ciascun gruppo disciplinare e risultano sempre a favore degli uomini», sottolinea AlmaLaurea. In un’altra analisi i ricercatori del consorzio hanno calcolato che «a parità di condizioni, gli uomini percepiscono in media, a un anno dalla laurea, 89 euro netti in più al mese».
Grafico 2. Retribuzione mensile netta a cinque anni dalla laurea specialistica, per gruppo disciplinare e genere. Anno di indagine 2020 – Fonte: AlmaLaurea
Grafico 2. Retribuzione mensile netta a cinque anni dalla laurea specialistica, per gruppo disciplinare e genere. Anno di indagine 2020 – Fonte: AlmaLaurea

Il verdetto

Secondo Elly Schlein le donne si laureano in media con risultati migliori degli uomini, ma dopo cinque anni dalla laurea guadagnano di meno. Abbiamo verificato e i dati di un rapporto di AlmaLaurea confermano quanto detto dalla candidata alla segreteria del Partito democratico.

In media le donne si laureano con 103,2 su 110, mentre gli uomini con 102,1, e si laureano di più rimanendo “in corso”. A cinque anni dalla laurea gli uomini guadagnano circa il 20 per cento in più delle donne, divario che scende se si considera solo chi ha iniziato a lavorare dopo la laurea e a tempo pieno.

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