L’8 novembre, ospite a Stasera Italia su Rete4, il capo politico del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio ha difeso (min. -1:04) la plastic tax voluta dal governo, dicendo che «nel Mediterraneo, ogni minuto, vengono riversate 30 mila bottiglie di plastica».

Ma è davvero così? Da dove viene questo numero? Abbiamo verificato e Di Maio ha sostanzialmente ragione.

I dati del Wwf

A giugno 2019, il Wwf – la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura – ha pubblicato il rapporto “Fermiamo l’inquinamento da plastica: come i Paesi del Mediterraneo possono salvare il proprio mare” (consultabile qui in inglese), realizzato da Dalberg Advisors, una società di consulenza che si occupa anche di ambiente.

Sulla base di due ricerche pubblicate nel 2017 da Science e nel 2018 sulla rivista scientifica Marine Pollution Bulletin, il Wwf ha stimato che ogni anno 570 mila tonnellate di plastica finiscano nel Mediterraneo.

Questa cifra equivale all’1,5 per cento dell’intera produzione di plastica dei 22 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, che ammonta a oltre 37 milioni e 800 mila tonnellate.

Il Paese che inquina di più è l’Egitto con 250 mila tonnellate (42,5 per cento sul totale della plastica finita in mare), seguito dalla Turchia (110 mila tonnellate, il 18,9 per cento) e dall’Italia (40 mila tonnellate, 7,5 per cento).

La questione delle bottiglie

Nel suo rapporto, il Wwf non scrive da nessuna parte che ogni minuto, nel Mediterraneo, sono riversate 30 mila bottiglie di plastica. Nel documento si legge infatti che le 570 mila tonnellate viste prima equivalgono al peso di 33.800 bottiglie di plastica finite in mare ogni minuto. Si tratta dunque di un’equivalenza, utilizzata anche nel titolo del comunicato stampa del Wwf, per rendere più efficace la comunicazione ai lettori dei dati contenuti nel rapporto.

Questo confronto torna se si analizzano meglio i numeri. In un anno ci sono 525.600 minuti: questo significa che secondo le stime del Wwf ogni 60 secondi finiscono nel Mediterraneo circa 0,90 tonnellate di plastica (ossia circa 900.000 grammi).

Se si divide questo dato per il peso medio di una bottiglia di plastica, stimabile intorno ai 30 grammi, risulta che l’equivalenza con oltre 30 mila bottiglie è realistica.

Il 7 giugno 2019, sul suo sito italiano, la stessa Wwf ha presentato il report con un comunicato, scrivendo che «ogni anno 570 mila tonnellate di plastica finiscono nelle acque del Mediterraneo: è come se 33.800 bottigliette di plastica venissero gettate in mare ogni minuto». Il titolo dell’articolo era però più ambiguo: “Più di 33mila bottigliette di plastica finiscono ogni minuto nel Mediterraneo”.

Il verdetto

Secondo Di Maio, «nel Mediterraneo, ogni minuto, vengono riversate 30 mila bottiglie di plastica». Abbiamo controllato i numeri e il capo politico del M5s ha sostanzialmente ragione.

Secondo un report del 2019 del Wwf, ogni 60 secondi finiscono nel Mar Mediterraneo circa 0,90 tonnellate di plastica (570 mila tonnellate in un anno). Questa cifra equivale al peso di 33.800 bottiglie di plastica (dato simile a quello citato dall’ex vicepresidente del Consiglio), ma questo non significa che effettivamente 33.800 bottiglie di plastica finiscano in mare.

In conclusione, Di Maio si merita un “C’eri quasi”.