Il 6 marzo il leader di Italia viva Matteo Renzi ha scritto nella sua newsletter Enews che il nostro Paese «ha speso» per il cashback il doppio di quanto ha speso la Nasa per mandare su Marte il rover Perseverance, arrivato sul suolo marziano lo scorso 18 febbraio.

Ma è davvero così? Abbiamo verificato e l’ex presidente del Consiglio commette un’imprecisione, dando per certa una spesa che per ora è solo un finanziamento.

Quanto costa il cashback all’Italia

Il cashback è un progetto introdotto dallo scorso governo Conte II, con l’obiettivo di incentivare i pagamenti elettronici nel nostro Paese. A partire dal 1° gennaio 2021, chi effettua almeno 50 pagamenti in sei mesi con carte di credito o bancomat può ricevere indietro il 10 per cento di quanto speso, fino a un rimborso massimo di 150 euro (15 euro sulla singola transazione). Non c’è un importo minimo di spesa ed è possibile ottenere rimborsi fino a 300 euro l’anno (sono esclusi dal cashback una serie di acquisti, come quelli online).

Dall’8 al 31 dicembre 2020 il cashback – nella versione “Super cashback” – è stato sperimentato sotto le vacanze di Natale, con oltre 3,2 milioni di rimborsi effettuati a febbraio 2021, per un costo per lo Stato di circa 223 milioni di euro. Al momento questo è stato l’unico costo sostenuto per i rimborsi del cashback. Come abbiamo spiegato in passato, per il 2021 e il 2022 il precedente governo ha finanziato per questa misura circa 4,7 miliardi di euro, con l’ultimo rimborso fissato per giugno del prossimo anno, e il primo che avverrà dopo giugno 2021.

Secondo indiscrezioni stampa, però, il governo Draghi sarebbe intenzionato a concludere in anticipo il cashback, prevedendo di spendere effettivamente “solo” 2,3 miliardi di euro. Il motivo di questa scelta sarebbe dettato dal fatto che il precedente esecutivo aveva proposto nel Recovery plan di finanziare i circa 4,7 miliardi per il cashback con risorse europee, decisione messa ora in discussione dal nuovo governo.

Ricapitolando: per il Super cashback l’Italia ha speso oltre 200 milioni di euro di rimborsi, mentre il cashback è stato finanziato con circa 4,7 miliardi di euro fino a giugno 2022 (soldi non ancora spesi). È possibile – ma non ancora certo – che la cifra possa essere dimezzata con le prossime decisioni del governo Draghi.

Quando costa Perseverance alla Nasa

Vediamo adesso quanto è costato alla Nasa, l’agenzia spaziale statunitense, mandare su Marte Perseverance, partito a luglio 2020 e arrivato sul Pianeta rosso lo scorso 18 febbraio. L’obiettivo del rover è quello di cercare tracce di vita passata, raccogliendo campioni di roccia, in attesa che una prossima missione cerchi di portarli sulla Terra.

Stimare il costo della missione Perseverance è più complicato di quello che sembri, come ha spiegato a luglio 2020 un approfondimento di The Planetary Society, un’organizzazione no-profit che si occupa di spazio, fondata nel 1980, tra gli altri, dal famoso astronomo Carl Sagan. A differenza di quanto abbiamo visto per il cashback, per la missione Perseverance non è stata stanziata una cifra precisa, ma si è fatto fronte a costi altalenanti a partire dal 2013, anno di inizio del progetto.

Secondo una stima di The Planetary Societyripresa di recente anche dal sito del World economic forum – la missione Perseverance ha un costo (in parte già sostenuto, in parte da sostenere entro il 2024) di oltre 2,7 miliardi di dollari, che sale a circa 2,9 miliardi se si tiene in considerazione l’inflazione. Stiamo parlando di quasi 2,5 miliardi di euro, di cui il 95 per cento concentrati entro il 2021. Questa cifra comprende i costi di sviluppo del rover, le operazioni iniziali della missione e il costo del lancio con il razzo. Tirando le somme, come ordine di grandezza non è errato paragonare i costi del cashback con quelli della missione Perseverance, ma bisogna fare attenzione a una cosa.

Se si parla di soldi con cui è stata finanziata una misura, quelli per il cashback sono circa 5 miliardi di euro in un paio di anni, dunque il doppio dei quasi 2,5 miliardi impiegati lungo 11 anni per Perseverance. Ma Renzi, nella sua newsletter Enews, ha scritto che l’Italia «ha speso» per il cashback il doppio di quanto fatto dalla Nasa per il rover. Questo è sbagliato: come abbiamo anticipato, è possibile che il governo Draghi metta mano a quanto deciso dal precedente esecutivo Conte, e dimezzi l’effettiva spesa del cashback, portandola a 2,3 miliardi di euro, poco sotto alla spesa della Nasa per Perseverance.

Il verdetto

Secondo Matteo Renzi, «per il cashback l’Italia ha speso il doppio di quanto ha speso la Nasa in America per mandare Perservance su Marte». Abbiamo verificato e il segretario di Italia viva è un po’ impreciso, anche se non fa un paragone campato in aria.

In base alle stime più affidabili, la missione del rover Perseverance ha un costo stimato di quasi 2,5 miliardi di euro (di cui il 95 per cento sostenuto entro il 2021), una cifra pari alla metà circa di quanto stanziato dal governo Conte II per il cashback.

Ma dei quasi 5 miliardi di euro destinati al cashback, ad oggi ne sono stati spesi in rimborsi oltre 200 milioni per il “Super cashback” di Natale 2020, mentre gli altri 4,7 miliardi di euro sono finanziamenti fino a giugno 2022. Secondo indiscrezioni stampa, il nuovo governo Draghi sarebbe intenzionato a mettere mano al cashback, riducendo la spesa effettiva a 2,3 miliardi di euro. Una cifra più o meno in linea con il costo sostenuto dalla Nasa per Perseverance.

In conclusione, Renzi si merita un “Nì”.