Il 13 agosto il Corriere della Sera ha pubblicato una lettera firmata dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ora nuovo leader del Movimento 5 stelle, dedicata alle città e alle regioni del Nord Italia.
Parlando di Milano, Conte ha scritto che nella città vivono in condizione di povertà ben «duecentomila bambini», un numero estremamente alto anche per la seconda metropoli più popolosa d’Italia, che infatti non è passato inosservato.
In mattinata la deputata di Italia viva Lisa Noja ha fatto notare su Twitter che a Milano risiedono in totale «175 mila bambini», un dato citato poco dopo anche dalla sottosegretaria Teresa Bellanova (Iv) in riferimento ai giovani under 14. Nella polemica è quindi intervenuto il deputato del M5s Stefano Buffagni, che ha preso le difese di Conte, scrivendo su Twitter che l’equivoco è dovuto semplicemente a un «errore di battitura», poiché in realtà i bambini milanesi in povertà sarebbero «20 mila» e non «200 mila».
Abbiamo verificato e Conte cita un dato completamente sbagliato e anche la teoria dell’errore di battitura sembra essere piuttosto debole. Vediamo perché.
Parlando di Milano, Conte ha scritto che nella città vivono in condizione di povertà ben «duecentomila bambini», un numero estremamente alto anche per la seconda metropoli più popolosa d’Italia, che infatti non è passato inosservato.
In mattinata la deputata di Italia viva Lisa Noja ha fatto notare su Twitter che a Milano risiedono in totale «175 mila bambini», un dato citato poco dopo anche dalla sottosegretaria Teresa Bellanova (Iv) in riferimento ai giovani under 14. Nella polemica è quindi intervenuto il deputato del M5s Stefano Buffagni, che ha preso le difese di Conte, scrivendo su Twitter che l’equivoco è dovuto semplicemente a un «errore di battitura», poiché in realtà i bambini milanesi in povertà sarebbero «20 mila» e non «200 mila».
Abbiamo verificato e Conte cita un dato completamente sbagliato e anche la teoria dell’errore di battitura sembra essere piuttosto debole. Vediamo perché.