Messaggio forte e chiaro quello di Grillo: la politica – anche quella europea – costa troppo, secondo il leader del M5S. A supporto di questa affermazione Grillo cita alcuni dati che, seppur non molto precisi, vanno nella direzione giusta.



Il Parlamento europeo ha infatti due sedi: una, quella ufficiale, si trova a Strasburgo mentre l’altra (dove i deputati trascorrono la maggior parte del tempo) è situata a Bruxelles. Come si legge sul sito del Parlamento europeo, i deputati si spostano a Strasburgo per quattro (non tre come dice Grillo) giorni al mese, per incontrarsi in riunioni chiamate “sedute plenarie”. Solitamente, invece, l’attività parlamentare si svolge a Bruxelles dove hanno sede anche il Consiglio, la Commissione e molti altri organismi Ue. Mentre le sessioni plenarie hanno luogo in entrambe le sedi, le riunioni delle commissioni si svolgono esclusivamente a Bruxelles. Si può aggiungere anche che il Segretariato del Parlamento europeo e i suoi departimenti si trovano in Lussemburgo, anche se è dal 1981 che non si tengono più sessioni plenarie in questa sede.



Per quanto riguarda, invece, il costo del Parlamento di Strasburgo, anche qui i dati sono un po’ imprecisi. Single Seat – una iniziativa parlamentare che coinvolge vari partiti e Paesi – mira a rendere il Parlamento Europeo autonomo nel decidere della propria organizzazione, con particolare riferimento al problema della doppia sede. Questo setting organizzativo è stato, infatti, stabilito dal “Protocol on the location of seats” nel trattato di Amsterdam del 1997 – in quanto trattato, può essere modificato solo da un intervento degli Stati membri. Secondo Single Seat, la presenza di due location ha un costo aggiuntivo per l’Unione pari a 180 milioni l’anno. Le stime prevedono un aumento dei costi fino a 203 milioni l’anno a causa dell’allargamento dell’Unione.



Anche se il Parlamento europeo ha delle peculiarità che ne rendono il mantenimento oggettivamente più oneroso (si pensi solo al multilinguismo, e per ulteriori approfondimenti si veda qui), la presenza di due sedi parlamentari appare contraddittoria a molti cittadini (e anche ai parlamentari stessi), non ultimo a Grillo, il quale si merità un “Nì” per aver denunciato un tema di dibattito importante, ma con qualche imprecisione sui numeri!