Il 4 novembre, ospite a Porta a Porta, il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida ha criticato (min. 1:41) il reddito di cittadinanza, in particolare la sua distribuzione sul territorio nazionale.
Secondo Lollobrigida, infatti, la Campania ha un numero di beneficiari del reddito di cittadinanza «equivalente a tutto il Nord Italia». Abbiamo verificato e il deputato di Fdi ha sostanzialmente ragione.
Che cosa dicono i dati dell’Inps
I dati più aggiornati dell’Osservatorio sul reddito di cittadinanza dell’Inps (qui scaricabili) arrivano fino a settembre 2021. In quel mese i nuclei familiari che percepivano il beneficio erano poco più di 1,2 milioni in tutto il Paese, con 2,8 milioni di persone coinvolte e un importo medio di quasi 580 euro. Il numero di nucleo beneficiari supera gli 1,3 milioni, con quasi 3 milioni di persone coinvolte, se si considera anche chi prende la pensione di cittadinanza, che va a chi ha più di 67 anni di età. In questo caso l’importo medio complessivo scende intorno ai 550 euro.
Secondo i dati dell’Inps, a settembre in Campania i nuclei percettori del reddito di cittadinanza erano oltre 260 mila (Tav. 1.5). Questo numero è di poco più alto rispetto ai quasi 254 mila nuclei beneficiari nelle otto regioni del Nord Italia. Tra queste, in cima c’è la Lombardia, con oltre 90 mila nuclei beneficiari, mentre all’ultimo posto la Valle d’Aosta con 870. Se si prendono in considerazione anche i percettori della pensione di cittadinanza, il Nord Italia sorpassa la Campania, con oltre 295 mila beneficiari contro quasi 283 mila.
Per quanto riguarda il numero di persone coinvolte dal reddito di cittadinanza, la Campania ha numeri più alti delle regioni settentrionali: oltre 700 mila contro 533 mila. Con la pensione di cittadinanza, questi numeri salgono rispettivamente a quasi 727 mila in Campania e a quasi 579 mila al Nord.
Ma quanto sono davvero sproporzionati questi numeri?
Un po’ di contesto
Secondo i dati Istat più aggiornati, a inizio 2021 la Campania aveva una popolazione di quasi 5,7 milioni di abitanti, circa un quarto degli oltre 26 milioni di abitanti delle otto regioni del Nord Italia messe insieme. In Campania dunque il 12,7 per cento della popolazione a settembre rientrava tra le persone coinvolte dal reddito di cittadinanza, contro il 2,2 per cento circa del Nord Italia.
Possiamo anche guardare i dati relativi alle famiglie, e non ai singoli residenti. In Campania i nuclei familiari sono quasi 2,2 milioni, contro i 12 milioni circa delle regioni settentrionali. Dunque a settembre il 12,8 per cento delle famiglie in Campania percepiva il beneficio, contro il 2,4 per cento al Nord.
La sproporzione tra le percentuali, di quasi cinque volte, sembra dunque evidente. Bisogna però sottolineare che in Campania il fenomeno della povertà è decisamente più diffuso che nelle regioni settentrionali. Secondo Istat, infatti, il 20,8 per cento delle famiglie campane vive (Prospetto 16) in condizione di povertà relativa – un concetto di povertà calcolato confrontando la spesa in consumi delle famiglie – mentre nel Nord Italia il 6,3 per cento. Un’incidenza oltre tre volte più bassa.
Questo confronto rimane comunque spannometrico. Come abbiamo spiegato più volte, le condizioni per accedere al reddito di cittadinanza fanno sì che una parte della popolazione povera sia esclusa dalla misura, mentre sia incluso anche chi povero – nel senso stretto del termine – non è.
Il verdetto
Secondo Francesco Lollobrigida, «nella sola Campania c’è un numero di percettori del reddito di cittadinanza equivalente a tutto il Nord Italia». Abbiamo verificato che cosa dicono i dati Inps più aggiornati e il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera ha sostanzialmente ragione.
A settembre in Campania i nuclei percettori del reddito di cittadinanza erano oltre 260 mila, contro i 254 mila delle otto regioni settentrionali. Se si considera anche la pensione di cittadinanza, il Nord supera leggermente la Campania: con oltre 295 mila beneficiari contro quasi 283 mila. In entrambi i casi i numeri più o meno si equivalgono.
Nel complesso, il numero delle persone coinvolte dal beneficio in Campania è però più alto che al Nord: 727 mila contro 579 mila.
Resta il fatto che in Campania il fenomeno della povertà è almeno tre volte più diffuso che nel Nord.
In conclusione, Lollobrigida si merita un “Vero”.
«Le agenzie di rating per la prima volta, due agenzie di rating, per la prima volta hanno rivisto in positivo le stime sull’Italia. Dal 1989 questa cosa è accaduta tre volte in Italia»
30 ottobre 2024
Fonte:
Porta a Porta – Rai 1