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Sulle tasse Berlusconi si prende meriti che non ha

| 09 agosto 2022
La dichiarazione
«I miei governi erano riusciti a mantenere la pressione fiscale sotto il 40 per cento, mentre ora è al 43,6 per cento»
Fonte: Il Messaggero | 7 agosto 2022
ANSA/MATTEO BAZZI
ANSA/MATTEO BAZZI
Verdetto sintetico
L’affermazione del presidente di Forza Italia è imprecisa.
In breve
  • Non è vero che con i governi Berlusconi la pressione fiscale si è «sempre» mantenuta sotto al 40 per cento. Tra il 2008 e il 2011, per esempio, ha sempre superato questa soglia. TWEET
  • Nel 2021 la pressione fiscale è stata pari al 43,5 per cento. TWEET
Il 7 agosto, in un’intervista al Messaggero, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha commentato l’attuale situazione politica in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. Tra le altre cose, Berlusconi ha trattato il tema del fisco e delle tasse, affermando che quando era presidente del Consiglio la pressione fiscale si era «sempre» mantenuta al di sotto del 40 per cento, mentre «ora è al 43,6 per cento».

Abbiamo verificato e Berlusconi è un po’ troppo ottimista sull’operato dei suoi governi.

L’andamento della pressione fiscale

Seppure con alcuni limiti, l’indicatore più affidabile e utilizzato per quantificare l’ammontare delle tasse pagate in un Paese è la pressione fiscale, che mette in rapporto il valore complessivo delle imposte e dei contributi versati al fisco da cittadini e imprese con quello del Prodotto interno lordo (Pil). 

Complessivamente Berlusconi è stato in carica come presidente del Consiglio per circa nove anni, guidando quattro governi. Il primo è stato in carica da aprile 1994 a febbraio 1996. Secondo Istat, nel 1995 la pressione fiscale era stata pari al 40,1 per cento, quindi leggermente superiore alla soglia indicata dal leader di Forza Italia. Durante il secondo e il terzo governo Berlusconi, tra il 2001 e il 2006, l’indicatore si è sempre mantenuto al di sotto del 40 per cento, toccando un massimo del 39,9 per cento nel 2001 e nel 2003, e un minimo del 39,2 per cento nel 2004 (nel 2006 ha raggiunto il 40,1 per cento, ma Berlusconi restò in carica solo per i primi quattro mesi dell’anno). Al contrario, nel quarto governo Berlusconi, tra il 2008 e il 2011, la pressione fiscale ha sempre superato la soglia del 40 per cento, con un picco del 41,7 per cento nel 2009.
Ricapitolando: non è vero che durante i governi guidati da Berlusconi la pressione fiscale si è «sempre» mantenuta al di sotto del 40 per cento. 

La situazione attuale

Il presidente di Forza Italia è più preciso invece quando parla del presente.

Secondo Istat, nel 2021 la pressione fiscale è stata infatti pari al 43,5 per cento, un valore molto vicino al «43,6 per cento» indicato da Berlusconi. Il Documento di economia e finanza (Def) per il 2022, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso aprile, ha stimato che il valore scenderà al 43,1 per cento nel 2022 e continuerà a diminuire gradualmente fino a raggiungere il 42,2 per cento nel 2025. 

Il verdetto

Secondo Berlusconi, durante i suoi governi la pressione fiscale si è sempre mantenuta al di sotto del «40 per cento», mentre oggi questa è al «43,6 per cento». La prima parte dell’affermazione è imprecisa: durante il quarto governo Berlusconi, tra il 2008 e il 2011, la pressione fiscale ha sempre superato la soglia del 40 per cento, toccando un picco del 41,7 per cento nel 2009. 

Nel 2021 la pressione fiscale è stata pari al 43,5 per cento, e secondo le previsioni del Ministero dell’Economia dovrebbe assestarsi al 43,1 per cento nel 2022. 

[1] Selezionare Conti nazionali → Conti e aggregati economici delle Pubbliche Amministrazioni → Conto annuale → Indicatori (in rapporto al Pil)

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