Giorgia Meloni lancia l’attacco a Renzi, reo di occupare il parlamento con troppe mozioni di fiducia su singoli atti.
Per analizzare le parole del leader di Fratelli d’Italia (imprecisa di per sé, in quanto al 7 maggio – data della dichiarazione – il governo non aveva ancora raggiunto i tre mesi di vita visto che Renzi ha ottenuto la fiducia il 25 febbraio) interroghiamo il sito della Camera che riporta tutte le occasioni in cui il governo ha posto la fiducia sui provvedimenti.
Da qui estrapoliamo il seguente elenco che riporta le date in cui Renzi e i suoi ministri hanno posto la fiducia su singoli provvedimenti:
– 12 marzo – fiducia alla Camera sul decreto per la proroga della missioni militari
– 26 marzo – fiducia al Senato sul ddl Svuota Province
– 9 aprile – fiducia alla Camera sul Salva Roma 3
– 22 aprile – fiducia alla Camera sul decreto Lavoro Poletti (parte del Jobs Act)
– 28 aprile – fiducia alla Camera sul decreto Droghe post Fini-Giovanardi
– 7 maggio – fiducia al Senato sul decreto Lavoro Poletti (parte del Jobs Act)
Per darvi un’idea di quanto questo numero possa essere normale o meno, corrediamo l’analisi del dato relativo ai primi tre mesi del precedente governo Berlusconi, di cui Giorgia Meloni faceva parte (8 maggio-8 agosto 2008). Nei primi tre mesi di legislatura l’esecutivo dell’ex Cavaliere chiese la fiducia cinque volte, solamente una in meno di Renzi.
Tornando alla dichiarazione in oggetto, sebbene al 7 maggio i tre mesi di cui parla Meloni non erano ancora passati, è vero che il governo Renzi ha chiesto la fiducia ben 6 volte tra Camera e Senato. “Vero”!