Dei voti persi alle scorse elezioni ne abbiamo già parlato analizzando una dichiarazione di Pierluigi Bersani sul paragone fra le elezioni del 2008 e quelle del 2013. Il crollo di voti di cui parla Renzi riguarda lo scontro, nel 2008, tra Walter Veltroni e Silvio Berlusconi, e quella del 2013 fra lo stesso Cavaliere e Bersani. Andiamo dunque a vedere i dati del Ministero dell’Interno per la tornata elettorale del 2008 e quella del 2013, riassunti nella tabella qui sotto:






Elezioni 2008 - 2013



Dati alla mano, notiamo che Renzi riporta correttamente i differenziali 2008-2013 dei voti ottenuti alla Camera: il Pdl ha infatti perso circa 6,3 milioni di voti, mentre il Pd ha ricevuto 3,4 milioni di preferenze in meno. Al Senato invece le cifre sono un po’ diverse: un calo di 6,7 milioni per il Pdl, a fronte di una diminuzione di 2,6 milioni per il Pd. Considerando i votanti, al posto dei voti,è corretto utilizzare solo il dato della Camera, come fa Renzi, dal momento che è lì che sono stati persi il maggior numero di voti. Il calo minore al Senato potrebbe essere dovuto al voto disgiunto (elettori che votano un partito al Senato e un altro alla Camera).



I due principali partiti italiani sono quindi in forte caduta: “Vero” per Matteo Renzi!