Giorgia Meloni solleva un punto importante ma spesso dimenticato dalla politica – quello della bassa natalità – che potrebbe essere ricondotto, tra le altre cose, alla mancanza di politiche di supporto alla famiglia nel Belpaese.



Prima di iniziare la nostra analisi, dobbiamo però specificare che la Meloni molto probabilmente fa un po’ di confusione quando utilizza i termini “natalità” e “fertilità”, che sembrano ma non sono intercambiabili. Nel caso di tasso di natalità parliamo del numero medio annuo di nascite in un anno per 1.000 persone della popolazione a metà anno, cifra spesso usata per capire il tasso di crescita demografica di un Paese. Il tasso di fecondità (tasso di fertilità è un anglicismo, derivato da “fertility rate”) indica invece il numero di figli che avrebbe una donna in età fertile, considerando che i tassi specifici di fecondità sono dati dal rapporto tra i nati vivi da donne di una determinata età e la popolazione femminile media di tale età.



Vediamo quindi se l’esponente di Fratelli d’Italia ha ragione a proposito del tasso di natalità italiano, definito come uno dei più bassi a livello mondiale.



Secondo la Banca Mondiale, il tasso di nascite in Italia nel 2011 era di 9 per 1000 abitanti, superiore solo a Germania (8) e Giappone (8): è un numero certamente in calo se si considera che nel 2009 le nascite per 1000 abitanti erano 10.



Come dimostra il grafico in basso, l’Italia è proprio tra gli ultimi Paesi per fertilità a livello mondiale, la cui media, nel 2011, era di 19.4 per 1000 abitanti. Il Mali risulta essere invece uno dei Paesi con il tasso di fertilità più alti al mondo, con 47.6 nascite annuali per ogni 1000 abitanti nel 2011.



tassi fertilità mondoPer essere ancora più sicuri di quanto dichiarato dalla Meloni, abbiamo controllato i dati del Cia World Factbook, la base di dati dell’agenzia di intelligence statunitense, che conferma quanto rilevato dalla Banca Mondiale. Qui troviamo le previsioni dei tassi di fertilità per il 2014, che posizionano l’Italia tra gli ultimi posti a livello mondiale, con un tasso praticamente uguale a quello del 2011 (8.84). Tra i Paesi europei che hanno un tasso inferiore al nostro troviamo solo Grecia (8.80), Germania (8.42), e Monaco (6.72).






Insomma, nonostante la confusione iniziale, non c’è ombra di dubbio che quanto detto da Giorgia Meloni sia “Vero”.