Per verificare la veridicità di questa dichiarazione partiamo col definire qual è l’oggetto del discorso. Tra gli avvisi di gara presenti sul sito dell’Arnas (Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione), è presente  quello con cui si indica l’affidamento triennale delle coperture assicurative: l’asta – in cinque lotti – ha un importo complessivo di € 151.584.000,00, poco più di quanto sostenuto dal presidente Crocetta.


Il motivo per cui si trova su questo sito è spiegato dal fatto che, come specifica il disciplinare di gara, l’ARNAS è sì l’ente appaltante, ma l’appalto riguarda la copertura assicurativa per le aziende sanitarie facenti parte del Servizio Sanitario Regionale della Regione Siciliana. La durata del contratto è fissata in tre anni. Tra l’altro, a pagina 22 del disciplinare, si specifica che l’amministrazione si avvale dell’assistenza di un’unica società di brokeraggio, la Willis Italia SpA (mandataria) unitamente a Kensington Risk Management S.r.l. (mandante).


Oltre all’articolo da cui arriva la dichiarazione (in cui si specifica che il governo, accogliendo la proposta dell’assessore alla Salute Borsellino  ha deciso di revocare la gara), non troviamo nessuna comunicazione ufficiale su questa scelta né tra le delibere della Giunta, né sul sito dell’assessorato alla Salute. Inoltre, siamo andati a spulciare i numeri della Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia di febbraio e marzo e non ne abbiamo trovato la pubblicazione né tra i decreti, né tra le disposizioni e i comunicati.


Un solo elemento ci fornisce qualche dettaglio chiarificatore. Cliccando sulla voce “proroga” nella sezione dedicata al bando in questionesi legge che il giorno in cui si è insediato il seggio di gara (il 25 febbraio) a seguito di nota dell’assessore regionale alla Salute, le operazioni sono state sospese dall’assessore alla Salute e rinviate al 27, per poi essere procrastinate prima al 5 marzo e poi al 12 (vedi proroga convocazione e nuova proroga convocazione).


Concludendo, le poche informazioni ufficiali disponibili fanno presumere che la Giunta abbia preso una decisione, e che questa, senza essere formalizzata, si sia poi concretizzata nella nota dell’assessore alla Salute per far sospendere le operazioni, in ogni caso resa pubblica pochi giorni dopo la dichiarazione di Crocetta. La cifra dell’appalto indicata è di poco sbagliata, ma c’è un’imprecisione nell’utilizzo del verbo revocare visto che si è trattato di una sospensione. “Nì” per Rosario Crocetta!