Discorso programmatico del neo Premier Matteo Renzi al Senato – tempo di fact-checking. La disoccupazione femminile in Italia è la più alta d’Europa?



È sufficiente dare una rapida occhiata su Eurostat per smentire tale affermazione. I dati più recenti sulla disoccupazione femminile in Europa, aggiornati al terzo trimestre 2013, vedono le donne italiane al settimo posto per livello di disoccupazione con il 13,1%, precedute da Grecia, Spagna, Croazia, Portogallo, Cipro, Slovacchia. La media europea è invece del 10,9%, un dato che sale al 12,2% se guardiamo alla media dell’Eurozona.






Pare che in realtà Renzi abbia fatto confusione con un altro indicatore, ovvero il tasso di occupazione femminile, vale a dire il rapporto tra le donne occupate e la popolazione femminile dai 15 anni in su. Nell’ottica del suo discorso – che attinge al suo cavallo di battaglia dei pochi posti negli asili nido e alla conseguente scarsa partecipazione delle donne nel mercato del lavoro – sembrerebbe più probabile che il Premier volesse riferirsi a questo dato. Ed effettivamente, avrebbe quasi ragione.



Come mostrano i dati Eurostat relativi al tasso di occupazione femminile nell’Ue nel terzo trimestre 2013 l’Italia, con appena il 46,2%, aveva il secondo tasso di occupazione femminile più basso d’Europa, dopo la Grecia.






Tuttavia, un conto è dire che l’Italia abbia la disoccupazione femminile più alta d’Europa, e altro è dire che l’Italia ha il tasso di occupazione femminile più basso d’Europa. Un fondo di verità in mezzo alla confusione risparmia a Renzi la panzana, ma gli vale in ogni caso un “Pinocchio andante”.